Genova. Accelerata a sorpresa da parte della giunta Bucci per l’operazione che porterà Esselunga a raddoppiare la sua presenza a Genova. Domani in consiglio comunale sarà presentata e – salvo colpi di scena – approvata la delibera di giunta che modifica il piano urbanistico comunale per l’area di San Benigno in modo da permettere la realizzazione del nuovo centro commerciale del gruppo lombardo dopo l’arrivo nel capoluogo ligure a dicembre.
Questa mattina il documento è stato portato in commissione consiliare, questa mattina, tra le accese proteste degli auditi – associazioni di categoria, centri integrati di via, municipio Centro Ovest, sindacati – e delle opposizioni che ancora una volta hanno sottolineato come il centrodestra stia portando avanti una politica che tende a favorire i grandi gruppi commerciali massacrando il piccolo commercio.
Alla commissione non erano presenti esponenti dell’Autorità portuale, che ha interessi sull’area, e non era presente l’assessore comunale al Commercio Paola Bordilli, assente anche lunedì in giunta durante l’approvazione della delibera. Il Movimento 5 Stelle ha sottolineato questo aspetto suggerendo l’esistenza di un certo imbarazzo interno alla stessa giunta sul tema della difesa degli esercizi di prossimità.
In un’area oggi sotto sfruttata, tra il complesso residenziale delle Torri Faro e l’elicoidale, sorgeranno 3200 metri quadri di centro commerciale con parcheggio sottostante. L’apertura di una grande struttura di vendita era già concessa dagli strumenti urbanistici – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci – ma l’aggiornamento “per motivi di pubblica utilità” è stato richiesto da Esselunga spa (proprietario dell’area dopo averla acquisita da Biasotti) con un’istanza del 18 gennaio 2021 per includere tra i generi di cui è concessa la vendita anche i generi alimentari. L’assessore ha spiegato che la variazione è un “aggiornamento al piano, non una variante organica” e quindi non necessita del parere preventivo del municipio. (In passato erano state le amministrazioni di centrosinistra a permettere la realizzazione di attività commerciali ma il progetto era quello dello sbarco di Decathlon)
Oscar Cattaneo, vicepresidente di Confcommercio, ha detto: “Mi chiedo come si possa pensare, in questo momento di crisi e alla luce di quello che è accaduto negli ultimi tre anni a Genova, riconoscendo il ruolo importante del commercio al dettaglio anche come presidio, di aprire 3200 metri quadri di ipermercato a Sampierdarena – le sue parole – secondo me è una cosa fuori di ogni logica, come si può spacciare questa modifica urbanistica per pubblica utilità?”. Altrettanto duro Andrea Dameri, direttore di Confesercenti Genova, aggiungendo: “Ci sono metrature per aprire tutto quello che volete, ma continuate a fare varianti, così non si può più andare avanti”.
Critica e delusa anche Alfonsina Carvelli, del Civ Le Ville Storiche di Sampierdarena: “Sia chiaro, noi non siamo contro Esselunga, siamo contro tutte le Gdo, a Genova e a Sampierdarena, abbiamo bisogno di indotto, di clienti, non di supermercati, queste strutture desertificano quartieri che hanno già dato“.
Qualche settimana fa, quando in via Di Francia erano comparsi alcuni cartelli di inizio cantieri con il marchio Esselunga i commercianti dei quartieri limitrofi avevano già alzato le barricate. Ricordiamo anche che sull’operazione pende un ricorso al Tar presentato dal civ Fronte del porto, con il sostegno di altri civ di Sampierdarena e di Confesercenti. Questa battaglia legale è stata ricordata anche dal presidente del municipio Michele Colnaghi (il 23 marzo è attesa la risposta): “Se il Tar stoppasse l’operazione cosa succederebbe?”
La commissione consiliare, nonostante una richiesta di aggiornamento ad altra data proposta dal Pd e bocciata dall’aula, è proseguita per molte ore. Il centrosinistra ha parlato di “grave errore” quello di consentire l’apertura di un nuovo centro commerciale in città. Cristina Lodi (Pd) ha ricordato che vicino alla futura Esselunga di San Benigno esiste già la Coop del Terminal Traghetti. Luca Pirondini (M5s) ha definito la delibera “scandalosa” e ha chiesto al sindaco di “spiegare al consiglio comunale perché stia facendo cose all’opposto di quelle per cui si era fatto votare”. Di contro la consigliera di Vince Genova Marta Brusoni si è prolungata in una sorta di orazione a favore di Esselunga che sarebbe “chiesta a gran voce da gran parte dei genovesi”, specificando che “crea occupazione e che il personale dell’attuale supermercato di via Piave è sempre gentile e sorridente”.