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Dagli spot alle fiction, un 2020 da record: così i registi si stanno innamorando di Genova

Nel 2020 censite ben 211 produzioni in Liguria, confermata la seconda stagione di Petra

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Genova. Sono state 211 le produzioni televisive censite e assistite da Genova Liguria Film Commission nel 2020, cifra che segna il record assoluto da sempre (nonostante l’emergenza Covid) e una crescita vertiginosa rispetto alle 150 del 2019. E inoltre 710 giornate di produzione, 9.200 giornate di lavoro e 5.436 notti in albergo per gli addetti del settore.

Non è un caso, dunque, se proprio in questi giorni a Genova sono in corso le riprese della fiction Blanca prodotta dalla società Lux Vide con la regia di Jan Maria Michelini e Maria Chiara Giannetta (la Capitana di Don Matteo) come protagonista. Non è un caso se anche l’anno prossimo sarà girata in città Sopravvissuti, la fiction di Raiuno con Lino Guanciale che racconta la storia di alcuni superstiti di un naufragio che cercano di tornare alla loro vita normale. Per non parlare di Petra, di cui è confermata la seconda stagione che vedrà come location protagonista ancora il capoluogo ligure.

“Il 2021 è iniziato con numeri davvero incoraggianti – conferma Cristina Bolla, presidente di Genova Liguria Film Commission -. Prima la nostra regione non era considerata. Noi abbiamo fatto una grande operazione di marketing per convincere le case di produzione che Genova e la Liguria sono adatte come location ma anche come fornitori di servizi. Il cinema sul nostro territorio può diventare una vera e propria industria”.

I registi si innamorano dei paesaggi mozzafiato della Liguria, ma anche delle atmosfere portuali e degli scenari urbani. “Però di Genova piace anzitutto il dialogo con le istituzioni – rivela l’assessore al Turismo del Comune di Genova, Laura Gaggero -. Faccio un esempio: i registi di Blanca avevano difficoltà a trovare una nave mercantile. Sembrano piccole cose ma per la produzione rischia di diventare un problema insormontabile. Noi li abbiamo aiutati e loro hanno già tratto spunti interessanti per le prossime serie”.

I dati degli ultimi 12 mesi sulla Liguria parlano di 39 lungometraggi, 31 documentari, 27 videoclip musicali, 20 trasmissioni televisive oltre alle grandi serie targate Rai. Sono state ospitate produzioni provenienti da Francia, Germania Giappone, India, Olanda, Regno Unito, Repubblica Ceca, Svizzera e Stati Uniti. Non solo a Genova, perché nel 2020 sono stati ben 56 i Comuni liguri diventati set cinematografici: nel 2019 erano appena 21.

“I numeri dimostrano la grande capacità della nostra regione di essere un set e dare un’assistenza puntuale, insieme ai fondi e agli incentivi che sono stati emanati da Regione Liguria con una serie di bandi – ricorda l’assessore Ilaria Cavo -. A questo si deve aggiungere la nascita, su impulso della commissione, del centro di formazione a Villa Bombrini che ha portato già molti ragazzi a lavorare per la realizzazione di un’importante scenografia in ricordo del banchiere ligure Amadeo Giannini che partì da Favale di Malvaro e fu tra i fondatori della Bank of America”.

Oltre alle fiction già citate, negli ultimi mesi la Liguria ha ospitato i set della serie tv tedesca Blackout (prodotta da W&B Television, gli stessi del successo Netflix Dark) e dei film stranieri Tochter Il Boemo. A gennaio sono già 54 i progetti seguiti da Genova Liguria Film Commission per un totale di circa 685 giorni di lavoro

Finire sul piccolo o sul grande schermo per Genova e la Liguria significa ovviamente possibilità di farsi conoscere. “Questo ci permette di individuare alcuni luoghi iconici dove potremo portare i turisti – aggiunge l’assessore Gaggero -. Ricordiamo quello che è successo coi luoghi di Benvenuti al Sud o con la Gubbio di Don Matteo. Lo stesso può accadere qui”. Tra i progetti ci sono anche fiction in costume che permetteranno di valorizzare alcuni paesaggi in centro storico.

E a crescere sono anche le ricadute economiche dirette. La spesa diretta sul territorio per le produzioni audiovisive si aggira sui 4 milioni di euro, considerando solo le stime su Genova per le lavorazioni di maggiore impatto, mentre a cavallo di 2020 e 2021 il valore delle produzioni assistite supera i 20 milioni di euro.

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