Impresa

Da Genova a Roma a piedi per 600 chilometri per chiedere la ripartenza dello sport

Ercole Battistone, 42 anni, è stato oltre due settimane in cammino per portare a Montecitorio un tricolore firmato da atleti e sportivi che vogliono tornare alla normalità post covid

Genova. È arrivato questa mattina a Roma Ercole Battistone, l’atleta quarantaduenne presidente dell’Associazione Hercules Gym affiliata alla Rete Nazionale di Terzo settore ed Ente di Promozione Sportiva OPES, dopo aver percorso oltre 600 km a piedi con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crisi che sta vivendo il mondo dello sport a causa della pandemia.

Battistone è partito lo scorso 5 febbraio da Genova ed è arrivato oggi a Montecitorio dove, accompagnato dal Presidente nazionale di OPES Marco Perissa e dal Segretario generale di OPES Juri Morico, è stato ricevuto dal Gruppo Parlamentare di Fratelli d’Italia.

Il suo cammino non è stato facile: ha dovuto fare i conti con i repentini sbalzi di temperatura e con qualche problema fisico dovuto principalmente alla lunga distanza. Ma ostacoli a parte, ha percorso spedito i sentieri della Via Francigena attraversando in 17 giorni Liguria, Toscana e Lazio.

Tante le persone che lo hanno ‘accompagnato’ in questo cammino, supportandolo e incoraggiandolo con messaggi, telefonate e pollici in su sui principali social network. “Sono arrivato a Roma per consegnare una bandiera tricolore, che ho portato al collo per tutto il cammino, autografata da tanti sportivi” ha spiegato Battistone, che si è fatto portavoce della protesta del mondo dello sport. “Vogliamo poter ritornare a fare attività sportiva in sicurezza e nel rispetto di tutte le normative anticontagio, ma vogliamo ricominciare il prima possibile” ha aggiunto.

Il gesto simbolico di Battistone porta con sé la protesta di tutto il mondo dell’associazionismo e delle società dilettantistiche che, con le chiusure imposte a ottobre, hanno subìto un ulteriore colpo dopo i lunghi mesi di lockdown.

“Quello dello sport – ha aggiunto l’atleta – è un settore che produce circa il 3% del PIl nazionale e conta oltre un milione di posti di lavoro. È impensabile – ha concluso – che non ci si renda conto della gravità di questa situazione che si trascina da ormai troppo tempo”.

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