Emergenza

Covid, un ligure su due a rischio depressione: agli sportelli per consumatori arriva il counseling

Sottoscritto un protocollo d'intesa tra Regione, ordine degli psicologi e associazioni dei consumatori

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Genova. Un ligure su due rischia di cadere in depressione, una vera e propria emergenza psicologica esplosa con la pandemia di coronavirus e con i suoi risvolti sociali ed economici. I dati sono quelli raccolti dall’ordine degli psicologi che ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Regione Liguria e associazioni dei consumatori per offrire attività di cousneling agli utenti che si presentano agli sportelli e manifestano una forma di disagio.

“Dai dati raccolti a livello nazionale risulta che il 59% della popolazione italiana si sente stressata con un livello di stress che va da 70 a 100, cioè il massimo. Questi numeri appena iniziata la pandemia sono decollati – spiega Donatella Fiaschi, presidente dell’ordine degli psicologi della Liguria -. Nella nostra regione abbiamo posto un questionario a quasi mille cittadini dal quale è emerso che uno su due presenta i presupposti per poter sviluppare un disturbo depressivo o post-traumatico. Dobbiamo intervenire subito, non possiamo aspettare che le persone si ammalino e sviluppino disturbi psicopatologici”.

L’accordo prevede l’avvio di attività di formazione effettuata da psicologi e rivolta agli operatori degli sportelli, per far sì che possano riconoscere e intercettare un eventuale problema di ordine psicologico nel cittadino che si presenta allo sportello e, nel caso di un disagio lieve, proporre una attività di counseling.

A questo proposito, verranno selezionati una serie di psicologi che saranno a disposizione per effettuare questo tipo di interventi direttamente allo sportello (in videochiamata e poi, quando la situazione pandemica dovesse permetterlo, in presenza). Nei casi con un disturbo psicopatologico, sarà possibile avviare interventi più strutturati, anche grazie a una serie di professionisti iscritti all’ordine degli psicologi a disposizione a tariffe calmierate.

Il progetto, finanziato con 276mila euro, rientra nel bando indetto del ministero dello Sviluppo economico per iniziative a vantaggio dei consumatori riferite all’emergenza sanitaria da Covid-19, che prevede, tra le diverse aree di intervento, anche iniziative di assistenza socio-sanitaria, compreso il sostegno psicologico alla popolazione adulta e ai minori. La Liguria sarà la prima regione in cui verrà fornita assistenza psicologica ai 26 sportelli già attivi presso le associazioni dei consumatori.

“La maggior parte delle persone che si rivolgono a questi sportelli hanno bisogno di supporto legale, sono vittime di ludopatia, cyberbullismo, abuso di sostanze alcoliche – osserva Fiaschi – Ma anche la pandemia gioca la sua parte: ci sono i problemi legati al lockdown, alla perdita del lavoro, ai lutti di chi ha perso un familiare, i ragazzi che per molto tempo non sono andati a scuola, tutti i dubbi sulla vaccinazione. La Liguria è una regione ad alto tasso di depressione, nel 2018 abbiamo speso 14 milioni in farmaci antidepressivi. Sono situazioni che devono essere attenzionate e non dobbiamo aspettare che le persone si ammalino”

“Si tratta di una iniziativa inedita nella nostra regione e a livello nazionale – spiega l’assessore alla Tutela dei consumatori Simona Ferro – che porta l’attività degli psicologi in quelli che sono dei veri e propri presidi di comunità. L’attività svolta con questo innovativo approccio consente di far emergere una fetta di disagio che in genere non viene intercettata, diffondendo consapevolezza e andando ad operare in termini di prevenzione e promozione della salute. L’idea nasce dalla situazione emergenziale che stiamo vivendo: la pandemia da Covid-19 sta colpendo duramente la popolazione del nostro territorio sia da un punto di vista sanitario che economico-sociale, ma causa un impatto significativo anche sul benessere psicofisico e relazionale delle persone, sul processo di crescita dei nostri giovani, sulle modalità di comunicazione intersoggettiva, creando il rischio di un profondo disagio sociale nella popolazione”.

“Questa proposta aggiunge un servizio importante per i consumatori e in epoca Covid abbiamo visto aumentare a dismisura comportamenti come il gioco d’azzardo – spiega Furio Truzzi, presidente dell’istituto ligure del consumo -. Il funzionamento è semplice: chi viene ai nostri sportelli e manifesta una volontà viene inserito in un percorso. Verranno individuati i professionisti garantendo l’evidenza pubblica e in questo modo potremo contrastare problematiche che non sono solo quelle della bolletta da pagare o del telefono che non funziona, ma del benessere della persona”.

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