Genova. Liguria in zona gialla già dal 1° marzo. È quello che spera il presidente Giovanni Toti, dopo aver esaminato gli ultimi dati della situazione epidemiologica che andranno a formare il monitoraggio dell’Iss e del ministero della Salute per le prossime settimane.
“Ci auguriamo tutti di essere in un quadrante di rischio non più medio ma basso, e questo comporterebbe per l’automatismo del Dpcm la classificazione in zona gialla“, ricorda Toti. Passaggio che, com’è ormai noto, non potrebbe avvenire prima che scada l’ordinanza in vigore, valida fino al 28 febbraio (cioè quindici giorni dall’inizio). Il primo giorno utile sarebbe dunque il 1° marzo, sempre che il miglioramento venga poi confermato dai numeri ufficiali.
“L’Rt oggi sarebbe sotto 1 sia pure di un soffio, mentre quello della settimana scorsa è stabile intorno a 1 – prosegue Toti -. Quello su cui stiamo puntando è che il quadro complessivo di sistema, ovvero incidenza e ospedalizzazioni in area medica e terapia intensiva al di sotto dell’area rischio, comporti una classificazione in giallo che non avverrà comunque prima della settimana prossima”.
L’allentamento delle restrizioni avverrebbe questa volta da lunedì, mentre la chiusura di bar e ristoranti l’ultima volta è arrivata puntuale alla domenica, mandando su tutte le furie i gestori delle attività.
“Nei primi colloqui con ministra Gelmini ho sottolineato che sarebbe opportuno che le ordinanze di cambio fascia di rischio entrassero in vigore la mezzanotte dopo domenica e non sabato – spiega Toti – questo per chiudere la settimana e far concludere la programmazione a ristoratori, bar e altre attività coinvolte senza innescare le polemiche, di cui il Paese non ha bisogno, innescate dall’ordinanza”.