Genova. “Le agende sono state implementate questa mattina da Alisa in modo che entro il 30 maggio tutte le persone che hanno diritto a ricevere il vaccino in questa fase l’avranno entro quella data“. Lo assicura il presidente ligure Giovanni Toti nel corso di una conferenza stampa convocata dopo una mattinata di caos sul fronte delle prenotazioni, col sistema online che aveva esaurito tutti i posti disponibili e decine di farmacisti che si sono visti costretti a rispedire gli anziani a casa senza aver fissato l’appuntamento.
Adesso, quindi, è nuovamente possibile prenotare. In pratica è successo questo: “Le disponibilità delle aziende ospedaliere si stanno aggiornando giorno dopo giorno a seconda della programmazione delle dosi – spiega Toti -. Le agende sono state fatte in modo approssimato perché abbiamo diversi canali con cui consentiamo agli over 80 di prenotare. Alcune sono note, altre meno, ad esempio non sappiamo precisamente quante persone si avvarranno dei vaccine day organizzati dai piccoli comuni. Man mano che si ridurrà lo sforzo richiesto su questi canali, allargheremo la disponibilità sui canali più richiesti”.
Ma secondo il governatore la “colpa” è stata anche di alcune persone che si sono prenotate più volte, avendo più canali di accesso. “Chi non può deambulare ma non è iscritto alle liste di disabilità non sarà contattato dalle aziende sanitarie e deve rivolgersi al proprio medico di medicina generale. Chiediamo però di non prenotarsi contemporaneamente sull’agenda online, col proprio medico e per il vaccine day del proprio comune. Altrimenti avremmo la stessa persona presente su tre canali diversi”.
La programmazione degli slot per le vaccinazioni è stata realizzata pensando all’arrivo di 21mila dosi alla settimana, di cui 19mila Pfizer e Moderna riservate agli over 80, gli altri AstraZeneca per sanità privata, liberi professionisti e categorie prioritarie under 55. Ma per immunizzare la maggior parte dei 155mila anziani liguri entro il 9 maggio (che era il piano iniziale di Alisa) sarebbe servito un ritmo di 27mila dosi alla settimana per un totale di 272mila dosi (calcolando un tasso di adesione all’85%). “Ma queste dosi non ci sono – spiega il direttore della prevenzione Filippo Ansaldi – e quindi abbiamo dovuto riprogrammare”.
“Quei numeri – continua Toti – ci consentono di programmare le agende per chiudere questa fase entro fine maggio. È un tempo lungo? È un tempo legato alla consegna dei vaccini, la programmazione prevede che noi riceveremo le ultime dosi per gli over 80 nell’ultima settimana di maggio. Se dovessero arrivarne di più siamo pronti a modificare la nostra programmazione in meglio, ma al momento non diamo spazi vaccinali per dosi che non siamo sicuri di ricevere”.
C’è poi un altro effetto collaterale: chi si è prenotato nelle scorse ore magari ha ricevuto un appuntamento per maggio, mentre gli altri, man mano che si liberano posti, potrebbero passare prima. “Accade purtroppo con ogni sistema di prenotazione – risponde Toti – anche con le vacanze. Ma una volta chiuso il ciclo di prenotazioni, quando avremo contezza dei grandi numeri e avremo analizzato le discrepanze oggettive tra la data di prenotazione e l’appuntamento per la prima dose, ove vi fossero ingiustizie avremo modo di riequilibrare con nuovi posti”.
“È un sistema necessita da parte di tutti di grande pazienza e grande sangue freddo – ha concluso il governatore -. Bisogna evitare l’assalto alla scialuppa, non c’è nessuna nave che affonda. Bisogna evitare l’accaparramento di posti che rende a tutti noi la vita molto più difficile. Tutto quello che potremo fare ovviamente lo faremo”.
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