Confronto

Botta e risposta tra Fials e la direzione della Asl 3 sulle indennità Covid in busta paga

Secondo il sindacato erano dovute a febbraio ma l'azienda ospedaliera ribatte con alcune precisazioni

infermieri

Genova. Botta e risposta tra la Fials e la direzione della Asl 3 sulle indennità Covid in busta paga. Secondo il sindacato nelle buste di febbraio non c’erano i premi e bonus accordati dopo un incontro tra le parti.

Fials parla delle indennità infettivi da giugno a dicembre ai lavoratori direttamente impegnati – nei reparti, nei servizi e a domicilio – nell’opera di contrasto al covid e di assistenza e cura ai pazienti; del cosiddetto “premio covid” come pattuito in Regione Liguria già dal giugno 2021 ai lavoratori impegnati nei reparti, nei servizi e nell’assistenza domiciliare (fascia C di in quota parte fascia B9 in relazione alla tipologia operativa di contrasto al covid), per le attività svolte nei mesi di marzo e aprile 2020 e del “premio covid” a tutti i lavoratori contagiati e/o collocati in quarantena / sorveglianza sanitaria nei mesi di marzo e aprile .

“E’ già scandaloso che i lavoratori impegnati in prima fila nel contrasto al Covid debbano aspettare mesi e mesi per avere in busta quello che legittimamente gli spetta – dicono dal sindacato – il 29 gennaio 2021 e il 3 febbraio 2021 sono stati firmati gli Accordi aziendali per garantire i pagamenti. Questi accordi sono stati “validati” dagli organismi di controllo (3 febbraio 2021) La Delegazione Aziendale, in trattativa, ha pubblicamente garantito il pagamento a febbraio 2021. Ma oggi le buste sono vuote. Quando gli fa comodo siamo “eroi”. Quando devono pagare diventiamo “invisibili”. Per quello che ci riguarda questo comportamento non rimarrà senza conseguenze”.

In riscontro alla nota della Fials, la direzione della Asl spiega che contrariamente a quanto sostenuto dal sindacato, l’indennità di cui all’art. 86 c. 6 lettera c) c.d. di “malattie infettive”, per il periodo giugno / dicembre 2020, è stata prevista in pagamento con la mensilità di febbraio 2021 per tutti gli operatori ad oggi individuati dalla Direzione Sanitaria.

“Per quanto concerne il “premio covid”, premesso che nell’Accordo sottoscritto dalle parti in data 3 febbraio 2021 non veniva specificato alcun termine per la liquidazione della quota individuale, si evidenzia che, a seguito di richieste di integrazione di personale che avrebbe avuto diritto al premio in questione da parte di strutture aziendali – anche su segnalazione delle stesse organizzazioni sindacali – non è stato possibile procedere al pagamento con la corrente mensilità”, prosegue la nota.

“Peraltro, prima della liquidazione verrà fornita, come da accordi sottoscritti, completa informativa alle Organizzazioni Sindacali”, conclude Asl 3.

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