Politica

Anagrafe antifascista e anticomunista, M5s: “Mozione sfregio alla storia e alla memoria”

"A Genova forse serve un'anagrafe per combattere l'antidemocrazia dei vari Bucci, Forza Italia e Lega, dicono i pentastellati che ieri non hanno votato il testo del centrodestra

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Genova. “La storia non è il forte del centrodestra genovese, che ancora una volta o ha le idee confuse o, peggio, piega scientemente i fatti per adattarli alla propria perversione ideologica: come si fa ad associare l'”antifascismo” all'”anticomunismo”? E di grazia, che cosa significa esattamente “antidemocrazia”? Come si inserisce nell’impianto dell’anagrafe antifascista? Certo, volendo essere ironici, se la maggioranza intende la prepotenza con cui essa governa Genova e gestisce la cosa pubblica in Consiglio comunale, allora sì: a Genova forse serve un’anagrafe per combattere l”antidemocrazia” dei vari Bucci, Forza Italia e Lega, che offendono la nostra memoria e sfregiano i nostri diritti con buona pace dei cittadini e dei loro portavoce”.

Lo dichiara il consigliere comunale Stefano Giordano, primo firmatario dell’ordine del giorno per l’iscrizione del Comune di Genova all’Anagrafe Nazionale Antifascista, “scritto ricalcando quello del Comune di Stazzema ma modificato – ricorda il pentastellato – solo per adattarlo alla storia di Genova, medaglia d’oro al valor militare per la guerra di liberazione. Per il resto, l’abbiamo blindato per rispetto della storia e per i principi che hanno ispirato il Comune di Stazzema, teatro di uno degli eccidi più efferati della storia italiana”.

“Un ordine del giorno fuori sacco, il nostro, per il quale era stata ampiamente superata la fase della discussione in conferenza capigruppo e che andava dunque solo votato. Invece durante il consiglio del 2 febbraio, il regolamento è stato volutamente stravolto, piegato alle ragioni del centrodestra: il presidente del Consiglio comunale ha permesso a un consigliere di Forza Italia di intervenire, macchiando l’atto con farneticazioni infarcite di concetti tipici della maggioranza ma incompatibili tra loro per chiunque abbia un minimo di nozioni storiche”.

“L’Odg voluto e votato ieri dal centrodestra genovese, dunque, con il M5S presente non votante (scelta, peraltro solitaria, che per noi è un voto ancor più pesante del parere contrario poiché non riconosce nemmeno la dignità del voto su quel testo), comprende anche l’adesione all’Anagrafe Antifascista istituita dal Comune di Stazzema e la promozione di una “proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda delle ideologie fasciste, naziste, comuniste, eversive e antidemocratica, nonché contro la produzione e la vendita di oggetti e simboli che richiamino tali ideologie”. La comprende ma la inficia trasformandola in un’accozzaglia ideologica che svilisce lo scopo dell’atto originario. Giustamente l’Anpi condanna l’equiparazione tra fascismo e comunismo e invita il Comune di Genova a un radicale ripensamento”.

“Ogni nazione ha la propria storia e spetta a noi insegnarla correttamente ai nostri figli: la Costituzione italiana non è stata scritta da fascisti e nazisti. È stata scritta da democristiani, comunisti, socialisti e partigiani e a loro dobbiamo democrazia e libertà di pensiero, principi diametralmente opposti a quelli che invece muovevano il fascismo. Giova a questo punto anche ricordare alla maggioranza di Tursi che davanti ai cancelli di Auschwitz non si presentarono coloro la cui sciagurata eredità è stata raccolta dai consiglieri del centrodestra genovese. E tantomeno da quelli di Cogoleto!”, conclude Giordano.

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