Genova. Studenti contrari all’ipotesi di prolungare il calendario scolastico fino a fine giugno. O almeno così la pensano i ragazzi del coordinamento studentesco dei 16 cento.
“Siamo stati i primi a dire di voler tornare a scuola in presenza il primo possibile e a spingere le istituzioni affinché questo accadesse – ricordano – ma un mese di lezioni in estate non riparerà ai disastri che ha causato la didattica a distanza e sicuramente non farà da toppa all’incompetenza di chi ha accantonato la scuola e l’istruzione degli studenti italiani per i mesi passati”.
Per gli studenti “il rientro a scuola a settembre è stata una presa in giro” dicono senza mezzi termini, “visto che noi studenti siamo tornati dopo poco a fare lezione davanti ad un computer. Non ci sarebbe stata necessità di chiudere nuovamente le scuole, se si fossero prese le misure necessarie, con mesi di tempo a disposizione, come il potenziamento dei trasporti, ma non abbiamo potuto fare niente se non attendere il rientro dopo le vacanze di Natale. Un rientro che è stato procrastinato fin troppo a lungo”.
Gli studenti lamentano di non avere ancora una volta “nessuna voce in capitolo e un mese aggiuntivo durante l’estate sarà l’ennesima conseguenza che subiremo senza essere stati mai interpellati”.
Le richieste sono piuttosto semplici: “Il governo dovrebbe attrezzarsi ed organizzarsi per arrivare pronti almeno a settembre 2021, occupandosi dei trasporti, degli insegnanti, di edilizia scolastica e recupero degli immobili vuoti per garantire il distanziamento”
Intanto si avvicina la dat della maturità “che già non è chiara nei suoi termini e modalità data la crisi in Governo. Rischierà di venire posticipata?” si domandano gli studenti del coordinamento.
E chiedono risposte: “Eravamo sicuramente meno di quelli che volevamo a chiedere il rientro immediato a scuola, ma ci faremo sentire ancora più forte e saremo sicuramente di più di quelli che vorreste, a dire che la scuola quest’anno finisce il 9 giugno”