Genova. La data da segnare sul calendario è quella del 9 marzo. A partire da quel giorno, nei pressi della “radura della memoria” – la piazza con i 43 alberi in ricordo delle vittime del ponte Morandi realizzata al Campasso sotto il nuovo viadotto – non solo tornerà usufruibile da parte della cittadinanza ma sarà arricchita da un point informativo che la presidierà sette giorni su sette.
La notizia, emersa durante l’ultima riunione dell’osservatorio Demolizione Ricostruzione e lavori del sottoponte, è confermata dall’assessore all’Urbanistica del Comune, Simonetta Cenci, che sta curando anche tutta la complessa partita del futuro Parco del Polcevera.
“Il point sarà gestito da un’associazione genovese, non farà solo informazione ma sarà un vero e proprio presidio per l’area, come richiesto dalla stessa cittadinanza”.
Il point non sarà l’unica novità, anzi. E a fornire qualche dettaglio in più è Caterina Patrocinio, coordinatrice dell’osservatorio, di cui fanno parte vari esponenti dei municipi coinvolti.
“Proprio oggi sono partiti i lavori di rifacimento della pavimentazione della piazza, grazie a un contributo di Erg la ghiaia semplice sarà sostituita da una miscela di ghiaia e resina, un modo per mantenere l’aspetto di giardino ma con una base più regolare e meno polverosa – spiega Patrocinio – questi lavori, in due tranche, saranno ultimati il 9 marzo quando sarà anche aperto il point, all’interno dei container forniti da Msc”.
Il point sarà uno spazio dove ricevere indicazioni e informazioni, ma anche fare segnalazioni su alcune problematiche del quartiere e lanciare suggerimenti sul futuro parco del ponte. Suggerimenti che si aggiungeranno a quelli raccolti durante la fase partecipativa del progetto, con gli incontri al Don Bosco.
Con il Comune, l’osservatorio, aveva anche messo a punto un ricco calendario di eventi. “L’ultimo dpcm contro la pandemia da covid però ha bloccato tutto – spiega ancora Caterina Patrocinio – quindi abbiamo riprogrammato gli appuntamenti, che al momento saranno tra maggio e dicembre, e saranno realizzati grazie ad associazioni e realtà di spettacolo già attive sul territorio”.
Resta il fatto che quella Radura della Memoria, circondata dagli alberi in vaso (molti dei quali spogli, vista la stagione, e alcuni dei quali dovranno essere sostituiti) è uno spazio temporaneo in attesa che parta il progetto vero e proprio del “cerchio rosso” dell’architetto Boeri.
Quello che è però significativo è che la riconsegna di questa piazza al quartiere, che l’ha potuta godere finora solo per poche ore, corrisponde alla fine reale dei lavori del nuovo viadotto Polcevera.