Genova. Rinasce il cinema America dopo oltre due anni di chiusura. La nuova insegna è stata montata stamattina in via Colombo, nel pieno centro della città, anche se il cinema rimarrà chiuso finché non decadranno le norme di contenimento anti-Covid 19 in vigore ormai da molti mesi.
In questo nuovo corso la sala è gestita da Circuito che, in epoca di pandemia e nonostante le pesanti difficoltà, ha avuto il coraggio e la convinzione di rilanciare, confermandosi uno fra i poli culturali più rilevanti e vitali a Genova. Con l’America prosegue l’opera di recupero e rivitalizzazione delle sale storiche gestite da Circuito: Ariston, City, Corallo, Odeon e Sivori, le cinque sale già attive, di cui attualmente solo la Sivori è aperta al pubblico con una mediateca di migliaia di film in DVD disponibili per la vendita o a noleggio.
Il cinema America di via Colombo, con le sue due sale, offrirà film di qualità e occasioni di incontro a tutta la città. L’inaugurazione sarà fissata non appena le normative sanitarie anti Covid-19 lo renderanno possibile.
“Proprio in un momento così delicato – dichiara Alessandro Giacobbe, presidente di Circuito – siamo convinti che oltre al valore culturale del cinema in sé, le sale del nostro centro storico rivestano anche un’importante funzione sociale, favorita dalle numerose attività collaterali che organizziamo abitualmente. In epoca pre Covid la media annuale del pubblico si aggirava intorno alle 350 mila presenze. Durante la pandemia non ci siamo fermati”.
“Abbiamo lanciato il festival “Genova Reloaded” con anteprime e ospiti, aperto tre arene estive (a Palazzo Ducale, nei Parchi di Nervi e a Ovada), inaugurato una piattaforma digitale per la visione in streaming di film ed incontri con registi e attori, e proseguito l’attività di Circuito Cinema Scuole su scala nazionale. Un’offerta culturale che ha visto spesso Circuito al fianco di partner istituzionali come Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Teatro Carlo Felice, Museo d’arte orientale “Chiossone” e molti istituti scolastici cittadini” ricorda.
Grazie ai sei cinema per un totale di tredici schermi “la proposta si potrà certamente ampliare, quando sarà possibile interrompere questa discutibile chiusura non giustificata da motivi sanitari – dice rammaricato il presidente del Circuito – visto che siamo già liberi di frequentare tantissimi luoghi, addirittura togliendo la mascherina, come accade nei bar e nei ristoranti. Crediamo che, con le opportune misure che già avevamo accolto e messo in pratica (distanziamento, mascherine, ricambio d’aria, sanificazione), debbano essere aperti anche i luoghi di cultura come i cinema e i teatri, per il bene di tutti”.