Genova. Da oggi, fino alle 12 del 15 febbraio, potranno essere presentate al Comune di Genova le offerte di vendita di immobili, situati nel Centro Storico (nell’area legata al progetto di riqualificazione Caruggi), da parte di privati, imprese, enti, fondazioni, associazioni e cooperative. Lo stabilisce una determinazione dirigenziale pubblicata dalla direzione Valorizzazione del patrimonio e demanio marittimo e Rigenerazione urbana-Urban Center del Comune di Genova (questo l’indirizzo a cui trovare il bando).
“La call rientra nel piano strategico degli interventi per il centro storico e ha come obiettivo l’acquisto da parte del Comune di Genova di immobili ritenuti significativi e che possano essere inseriti in progetti di recupero finanziabili da parte dello Stato“, spiega l’assessore al Centro storico Paola Bordilli. Tursi parteciperà a breve a due bandi del Mit in tal senso (uno entro il 16 marzo, l’altro entro il 15 aprile).
Il primo bando a cui il Comune di Genova presenterà la candidatura di un progetto di rigenerazione urbana è il programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare-Pinqua del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, per cui è prevista la presentazione delle proposte entro il 16 marzo. Entro il 15 aprile il Comune presenterà, sempre per lo stesso Programma, un progetto pilota al Mit.
“Abbiamo scelto lo strumento dell’avviso pubblico – spiega l’assessore all’Urbanistica del Comune di Genova Simonetta Cenci – alo spirito è quello dei principi trattati dalla delibera del 2020 sul decoro”.
Gli immobili che potranno essere proposti in vendita al Comune di Genova dovranno avere specifiche caratteristiche:
– edifici interi in evidenti condizioni di degrado che possano essere recuperati integralmente e poi disponibili in piccoli ma significativi interventi di rigenerazione urbana coerenti con il Piano
– porzioni di edifici in condizioni di degrado, che si collocano all’interno di edifici o a confine con immobili di proprietà Comunale o di SPIM
– complessi di edifici interi in stato di abbandono
– ex edifici oggetto di demolizioni o crolli e che oggi si configurano come spazi aperti, slarghi o piazze in evidente stato di abbandono
– immobili collocati a piano terra in adiacenza a immobili con funzioni pubbliche o di proprietà comunale
– immobili collocati a piano terra che possono costituire, se adeguatamente recuperati, un ampliamento delle funzioni pubbliche del centro storico
– gruppo di immobili residenziali e non residenziali collocati anche in edifici differenti (piano terra e piani superiori) che possano rappresentare, se messi insieme, la base per singoli progetti di rigenerazione diffusa.
Gli immobili dovranno essere a tutti gli effetti abitabili, agibili, liberi da persone e cose al momento dell’eventuale stipula del contratto di compravendita. Dovranno essere già presenti e funzionanti gli impianti di distribuzione, fornitura per l’attivazione immediata delle utenze: acqua, gas, energia elettrica.
Una commissione tecnica valuterà l’acquisto degli immobili offerti, in congruità e utilità con gli obiettivi complessivi del Piano integrato del centro Storico, e, dal punto di vista economico, con una stima basata sull’approccio di mercato con la comparazione dei prezzi dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.