Genova. Un capannone di legno e vetro, molto colorato all’esterno, su un’area di circa 2000 metri quadri oggi destinata alla sosta dei camion e in posizione strategica sia rispetto al casello autostradale di Bolzaneto sia rispetto al mercato ortofrutticolo.
Eccolo il futuro mercato dei fiori di Genova, una struttura che potrà ospitare 44 stand, avrà ampio spazio per la logistica e un’area espositiva interna, servizi igienici e standard elevati per quanto riguarda il fabbisogno energetico e la sicurezza. Il progetto è stato svelato questa mattina durante una commissione consiliare durante la quale si è discusso il diritto di superficie di un terreno a Bolzaneto a favore di Spim, la società immobiliare del comune che si occuperà di gestire la partita.
Dal 2018 il Comune di Genova paga per la vecchia struttura, che si trova a San Quirico, in via Semini, un affitto. Questo perché il capannone precedentemente in proprietà di Spim (e che ospitava anche il mercatino dell’usato della Superba) era stato venduto a un’azienda privata, Madeleine. Tursi avrebbe dovuto consegnare definitivamente i locali entro luglio 2020 e aveva cercato, attraverso un bando, un immobile alternativo.
Nessuna offerta è però arrivata e quindi il Comune ha contrattato con la nuova proprietà di poter restare nei locali fino all’individuazione di uno spazio alternativo. Che, a questo punto, sarà costruito da zero tra via Bruzzo e via Sardorella, in quella che viene chiamata ex area Cociv, un terreno di proprietà comunale. Il nuovo mercato dei fiori sarà sia all’ingrosso sia al minuto.
Alla commissione hanno partecipato gli assessori Pietro Piciocchi, Paola Bordilli e Stefano Garassino i cui uffici stanno seguendo, da mesi, le pratiche per arrivare a questa possibile soluzione. Le spese di progettazione, bonifica e costruzione del nuovo mercato saranno a carico di Spim che potrà utilizzare in parte fondi propri e in parte mutui.
Il diritto di superficie avrà una durata non indeterminata ma idonea, nel minimo, a rendere possibile il recupero del costo di investimento. Inoltre è stato stabilito che il Comune dovrà pagare a Spim, per l’affitto, una cifra inferiore a quella pagata attualmente in via Semini.
La proposta di diritto di superficie a favore di Spim sarà votata in consiglio comunale. Dopodiché si inizierà l’iter per la realizzazione attraverso gare pubbliche. Ancora incerte le tempistiche dell’operazione ma l’obbiettivo dell’amministrazione comunale è fare presto per non continuare a pagare un affitto a una società terza.