Chiavari. La Asl 4 Chiavarese ha tenuto una riunione con i sindaci del territorio per informarli dell’organizzazione della fase 2 della vaccinazione.
“Stiamo lavorando per garantire ai cittadini la possibilità di essere vaccinati in sicurezza, in sede o a domicilio per i non autosufficienti, con un’organizzazione, da concordare insieme ai sindaci e sulla base delle indicazioni della task force regionale , che potrebbe prevedere degli hub all’interno di ciascun distretto dove potersi recare per ricevere il vaccino e degli spoke nell’entroterra dove poter periodicamente installare una stazione vaccinale per le persone di quel territorio, anche con squadre domiciliari che raggiungano al domicilio i soggetti più fragili – ha spiegato Paolo Petralia, direttore generale della Asl 4 – pensiamo di mettere in campo tre punti fissi sulla costa, uno per ciascun distretto e, una volta alla settimana, tre nell’entroterra, dove i cittadini potranno effettuare sia la prima che il mese successivo la seconda dose”.
La Asl 4 è l’unica azienda sanitaria ligure ad aver somministrato il 100% delle dosi di vaccino disponibili, con la pressoché totalità degli ospiti delle rsa raggiunti e i richiami in completamento entro il 5 febbraio.
Petralia precisa che verrà mantenuto aperto un canale di continuità per la ‘fase 1’ anche successivamente al 5 febbraio, perché obiettivo dell’Asl è garantire al 35% circa di chi non si è ancora vaccinato della popolazione target di fase 1 (operatori sanitari, rsa, pubbliche assistenze), ai nuovi lavoratori degli ospedali e ai nuovi ospiti delle residenze per anziani, di poterlo fare.
“La Asl 4 ha la popolazione in assoluto ‘più anziana del mondo’ per cui la priorità è assicurare servizi all’altezza a questi bisogni: più medicina territoriale, telemedicina e sviluppo dei progetti, alcuni già avviati, dell’area interna Valli dell’Antola e del Tigullio – prosegue Petralia – D’altro canto non possiamo dimenticare che il territorio dell’Asl 4 ha un’attrazione turistica altissima, che d’estate triplica la popolazione, e che quindi richiede risposte adeguate anche nel servizio di emergenza-urgenza, piuttosto che nell’ambito della rete ospedaliera, sia per la popolazione residente che per quella temporanea”.
Alla riunione sono intervenuti il presidente di Federsanità Anci Liguria e direttore generale dell’Asl 3 Genovese Luigi Carlo Bottaro, il segretario di Federsanità Anci Liguria Luca Petralia, il sindaco di Chiavari e presidente del Consiglio delle Autonomie locali Marco Di Capua e il direttore di Anci Liguria Pierluigi Vinai.