Comunicato stampa

Turismo e trasporti, Campomenosi (Lega): “Governo assente e Ue poco incisiva”

"Il Governo uscente che si definiva 'europeista' non ha difeso gli interessi italiani e ha portato a casa zero risultati"

msc crociere - foto di Daliele di Maria

Bruxelles. “Non solo la confusione e la disinformazione sul Recovery, il Governo italiano si è dimostrato anche assente ai tavoli di Bruxelles per salvare settori decisivi e indicare priorità per il futuro. Ho sottolineato queste criticità nell’audizione in Parlamento europeo coi ministri portoghesi ai Trasporti e del Turismo che gestiranno questi settori fondamentali nel semestre di Presidenza Ue appena iniziato, evidenziando alcuni temi da affrontare con urgenza”. Così Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega, è intervenuto durante la seduta della Commissione Trasporti e Turismo rivolgendosi ai Ministri portoghesi, Stato che ha assunto la presidenza di turno del Consiglio Europeo.

“I ritardi nella realizzazione del tunnel del Brennero e delle opere accessorie preoccupa molto, assieme all’inasprirsi dei divieti illegittimi e assurdi alla circolazione di mezzi pesanti emanati dal Tirolo, ma dal Ministero e da Bruxelles ancora tutto tace. Per l’applicazione della direttiva servizi alle concessioni marittimo-demaniali, è grave che la Commissione abbia inviato al nostro Paese una lettera di messa in mora, creando ulteriore incertezza e timori nel settore turistico Italiano, già molto colpito dalla crisi. Il Governo deve affrontare il problema rapidamente, difendendo la riforma varata e voluta dalla Lega grazie all’allora ministro Centinaio” aggiunge il parlamentare del Carroccio.

“Altro tema su cui c’è scarsa chiarezza è la procedura di infrazione contro l’Italia sulla tassazione dei porti: non si capisce quale sia l’idea di portualità a cui fa riferimento l’Ue, che sembra curarsi solo di una generica richiesta di aumento della tassazione che danneggia la competitività, i traffici e gli investimenti nei nostri scali – spiega Campomenosi – Per il turismo, interi settori, come i servizi di bus turistici e la croceristica, sono esclusi dagli aiuti e dai sostegni perché formalmente viene loro riconosciuta la possibilità di operare, ma nei fatti, per colpa dell’epidemia e delle sue conseguenze, non stanno lavorando se non ai minimi termini e necessitano di interventi urgenti”.

“Il Governo uscente che si definiva ‘europeista’ non ha difeso gli interessi italiani – conclude – e ha portato a casa zero risultati, mentre l’Ue resta immobile sui temi vitali per imprese e lavoratori Italiani e quando agisce lo fa in maniera scoordinata, causando ripercussioni negative su categorie già in difficoltà per la pandemia. Serve con urgenza un cambio di passo, a Roma e a Bruxelles.”.

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