Scontro

Toti assente dal consiglio regionale, è polemica: “Così buttiamo via 8mila euro a seduta”

Il governatore non si presenta "per motivi istituzionali", Sansa: "Per quanto ne sappiamo potrebbe essere a mangiare la focaccia"

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Genova. Ancora polemiche in consiglio regionale per l’assenza di Giovanni Toti, mancante dall’aula per “motivi istituzionali” come ha comunicato il presidente dell’assemblea Gianmarco Medusei in apertura della seduta odierna. Il governatore, secondo quanto ha riferito la segreteria, si trova ancora nel Ponente ligure per alcuni incontri legati ai problemi della sanità.

All’ordine del giorno ci sono diverse interrogazioni a risposta immediata, tra cui molte proprio sui temi della sanità e dell’emergenza Covid. Interrogazioni che sarebbero tutte rivolte al presidente Toti in quanto titolare della relativa delega, trattenuta per sé al momento di comporre la giunta. In alternativa i consiglieri interroganti possono ottenere una risposta scritta oppure presentare l’interrogazione nelle prossime sedute del consiglio.

“Queste interrogazioni sono risposte da dare ai cittadini, così non riusciamo a fare il nostro lavoro”, ha protestato il capogruppo del Pd Luca Garibaldi. “Provo un grandissimo senso di disagio – ha dichiarato il consigliere Ferruccio Sansa -. Mi sento uno stupido. Oggi incasserò centinaia di euro per fare un lavoro inutile. Toti non sappiamo dove sia, potrebbe essere a mangiare focaccia”. Per Fabio Tosi, capogruppo M5s, “oltre al danno c’è la beffa: spendiamo 8mila euro a seduta mentre fuori c’è gente che non sa più dove sbattere la testa”.

Il consigliere di Linea Condivisa Gianni Pastorino ha chiesto e ottenuto la riunione dell’ufficio di presidenza integrato con tutti i capigruppo per affrontare la questione. Non è la prima volta, infatti, che l’opposizione si lamenta per l’assenza dall’aula del presidente Toti.

La presidenza della giunta ha poi precisato con una nota: “Il presidente Giovanni Toti era impegnato in incontri legati alla sua delega di assessore alla Sanità nel ponente ligure, dove si è insediato il nuovo direttore generale di Asl 1 Silvio Falco, e in una serie di altri incontri legati al terzo ciclo di consegne dei vaccini nelle aziende sanitarie e negli ospedali del territorio da parte della struttura commissariale nazionale. A ogni interrogazione presentata dai consiglieri è stata comunque fornita risposta scritta”.

“Come sempre, anche in questi complessi momenti per il Paese – afferma il presidente Toti – le opposizioni non perdono occasione per dimostrare la propria inadeguatezza, oltre che la propria ignoranza sul regolamento del Consiglio stesso che prevede, come è naturale, le assenze legate ai propri compiti di governo”.

“Follie, frasi senza senso, buttate lì tanto per fare un po’ di maretta, senza la minima idea di come si faccia un’opposizione seria e costruttiva in una sede istituzionale di un ente come la Regione – replica Angelo Vaccarezza, capogruppo di Cambiamo!, al consigliere Sansa – Se ritiene di essere stato inutile, che sia venuto meno il suo ruolo di consigliere, e che la sua presenza oggi non abbia apportato nulla alla collettività può sempre prendere in considerazione l’idea più assennata e responsabile: può rinunciare alla sua indennità e lanciare un segnale di serietà verso i liguri. La stessa serietà e il rispetto che il presidente Toti ha tenuto nei confronti dei tantissimi elettori della nostra regione che lo hanno scelto e premiato alle urne, quando ha deciso di tenere per sé la delega alla sanità”.

“Toti ha scelto di occuparsi in prima persona della situazione sanitaria del nostro territorio, mettendoci la faccia, senza mai tirarsi indietro, anche a fronte di una situazione pandemica, la cui gestione si sta rivelando estremamente delicata. – conclude Vaccarezza – Voglio rassicurare il buon Sansa, comunque, so che lui è abituato a presidenti che governano la Liguria in maniera differente e sono abituati ad assentarsi per i motivi più disparati, ma Toti oggi non era per funghi. Qui lavoriamo con serietà e nessuno si sta ‘Burlando’ dei Liguri, che, come il voto ha ribadito, questo lo hanno assolutamente ben presente”.

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