Genova. “Per quanto in tanti già ci diano per spacciati, facciano piani per strapparci dalle mani quello che negli anni abbiamo custodito e difeso, la realtà è che questo spazio è ancora vivo e pulsante, resiste ed esiste grazie a chi lo attraversa e lo anima di tutte le sue sfumature, e attende, per un altro anno ancora, di respirare insieme a voi l’aria calda della prossima estate”. E’ la risposta dei ragazzi del centro sociale Terra di nessuno dopo la sentenza del Tar Liguria che ha decretato la legittimità del Comune di Genova a riappropriarsi dell’area.
L’obiettivo di Tursi è quello di realizzare nell’area, a pochi metri dai campi del Lagaccio e da altre attività, un’isola ecologica.
Il Tdn in un lungo comunicato ripercorre quello che è accaduto nell’ultimo anno e mezzo, da quando è arrivata l’ingiuzione di rilascio: “Siamo partiti dalla mobilitazione, avvenuta insieme alle realtà del nostro quartiere, il Lagaccio, contro questa idea folle di infilare un’isola ecologica nel bel mezzo di un’area verde che ospita, oltre a noi, i campi sportivi, un’area sgambamento cani, una bocciofila e che si adagia ai piedi del parco naturale del Peralto – ricordano – Insieme, abbiamo raccolto centinaia e centinaia di firme, parlato con gli abitanti del nostro quartiere e, nonostante le differenze tra le diverse storie è emersa cristallina la convinzione di tutti in merito alla questione: un progetto del genere è uno schiaffo a tutti coloro i quali da anni chiedono più servizi e una migliore qualità di vita al Lagaccio”.
Ora è arrivata la sentenza che sancisce la legittimità dello sfratto/sgombero dopo 24 anni: “Sappiamo non sarà così semplice dimenticare o nascondere le centinaia di migliaia di persone che in più di due decenni hanno sfiorato le mura del Terra di Nessuno, sminuire il tortuoso percorso di lotte intraprese, da quelle più plateali alla difesa dolorosa quanto necessaria dei più invisibili, tapparsi le orecchie per non sentire l’eco della musica che ancora risuona in testa, portandosi dietro il dolce profumo del nostro giardino nella bella stagione – scrivono i ragazzi del centro sociale – Non lasceremo svanire tutto questo, forti del supporto di tutte quelle esperienze che hanno rafforzato la nostra base, permettendoci di crescere, e che sappiamo essere pronte a tornare al nostro fianco per difendere tutto ciò che rappresenta il Terra di Nessuno”.
E se il Comune di Genova ha annunciato che procederà a breve con lo sgombero (anche se tecnicamente ci saranno del tempistiche da rispettare), il Tdn non son arrende: “Non diamoci per vinti – dicono – supportiamoci nelle lotte, produciamo cultura, condividiamo saperi ed esperienze, creiamo reti di solidarietà.. resistiamo”.