Genova. Parte la class action delle associazioni dei consumatori contro i semafori intelligenti, i cosiddetti T-Red, che stanno facendo strage di multe tra i cittadini genovesi. Martedì 2 febbraio alle 17.30 è stata convocata un’assemblea generale su Zoom con l’obiettivo di concordare le modalità per tutelare tutti coloro che hanno ricevuto sanzioni considerate ingiuste.
“Il 65% dei telemultati con T-Red – spiegano Furio Truzzi, presidente dell’Istituto Ligure per il Consumo e di Assoutenti, e Stefano Salvetti, presidente di Adiconsum e coordinatore della Consulta ligure dei consumatori utenti – lo è stato per aver percorso una cosiddetta corsia canalizzata da sempre utilizzata ed essere passati con il verde. Qui non si parla di tutelare chi è passato con il rosso, mettendo in pericolo la propria e altrui incolumità, ma di difendere gli utenti della strada in un città con le carreggiate ‘colabrodo’ e una segnaletica contraddittoria che ricorda la biblica Babele, dalle furbizie predatorie e dalle vessazioni di chi vuole spremere i cittadini come limoni e prendere a schiaffi i loro diritti”.
Le associazioni dei consumatori chiedono una immediata moratoria di tutte le sanzioni per cambio di corsia (Art. 146 Comma 2 del Codice della Strada), la cessazione con decorrenza 1° febbraio della rilevazione tramite T-Red, un incontro con il Prefetto e con il presidente del Tribunale per illustrare la “grave lesione dei diritti degli utenti della strada operata dalla polizia municipale di Genova attraverso la contestazione della mancata canalizzazione tramite T-Red” e l’annullamento in autotutela di tutte le sanzioni emesse.
Questo il link per accedere all’Assemblea Generale: https://zoom.us/j/96624216439?pwd=NTdDTFRvcjYvM2EvWHdrWkJNUFF4Zz09
“Solo i cantonê in carne ed ossa possono contestare il mancato rispetto degli obblighi di canalizzazione. Le macchine non sanno e non possono valutare le condizioni dei luoghi e del traffico, ma soprattutto, non possono essere usate per fare cassa”, conclude infine Truzzi.