Genova. Anche l’Anpi provinciale di Genova interviene sul caso dei consiglieri comunali di Cogoleto e chiede le dimissioni immediate degli esponenti politici. Lo fa con una nota che ribadisce “non ci sono scusanti”.
“Un voto a braccio teso nel saluto romano, per tre volte, alle ultime votazioni sul bilancio di previsione, e in una seduta, quella di mercoledì sera del consiglio comunale di Cogoleto, iniziata con la commemorazione del Giorno della Memoria”, si legge nella nota dell’associazione partigiani.
“Non ci sono scusanti, non ci sono giustificazioni per quanto è avvenuto mercoledì sera nel Comune del ponente genovese; le telecamere dello streaming mettono sotto gli occhi di tutti la provocazione ostentata dai tre consiglieri Francesco Biamonti, Valeria Amadei e Mauro Siri, immediatamente ripresi dagli altri consiglieri e dal sindaco Paolo Bruzzone, ma senza esito”.
“Come Anpi, disgustati da una provocazione stupida e ignorante, chiediamo con forza le dimissioni immediate dei tre consiglieri – si legge nel comunicato – che hanno dimostrato la loro totale incapacità di partecipare alla vita democratica, insultando quella Costituzione repubblicana che è la risposta più alta al fascismo”.
Anpi chiede poi al sindaco di Cogoleto, Paolo Bruzzone, di allertare gli uffici giudiziari per valutare se ci siano gli estremi di reato, come prevede la legge. “Il saluto romano, specialmente in un contesto come un’assemblea elettiva, è semplicemente proibito – conclude l’associazione – Anpi in questo contesto continuerà il suo impegno sulla memoria, in quanto da quelle radici ha preso forma la nostra costituzione e la visione di una società più equa e giusta di cui si sente sempre più pressante la necessità”.