Arenzano. E’ spuntata questa mattina, accanto a quella dell’Italia, la bandiera dell’azione antifascista ha fatto la sua comparsa sul balcone di villa Negrotto Cambiaso, sede del Comune di Arenzano.
I “vicini di casa” hanno voluto, anche così, esprimere solidarietà al sindaco e ai cittadini di Cogoleto per quanto accaduto il 27 gennaio – il saluto romano ostentato come se potesse essere uan goliardata nella sala del consiglio comunale – e per ribadire la forte condanna di quel gesto.
Già ieri il sindaco di Arenzano, Luigi Gambino, aveva criticato il fatto: “Di una gravità inaudita. Fare il saluto romano, all’interno di un’istituzione, per di più il 27 gennaio, Giornata della Memoria, merita la più ferma condanna da parte di tutti” e apprezzato la condanna immediata da parte del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: “Bene ha fatto, ad esempio, il mio Presidente di Regione a prendere subito una dura e ferma posizione. Perché contro questi vili rigurgiti dobbiamo essere tutti dalla stessa parte!”.
Anche l’Anpi di Arenzano – come quella di Cogoleto e di Genova – hanno inviato una lettera al sindaco di Cogoleto per esprimere indignazione: “Gesto gravissimo sempre e comunque, diventa intollerabile perché espresso in un contesto istituzionale quale l’aula del Consiglio Comunale e soprattutto in quanto avvenuto nel giorno dedicato alla Memoria dei crimini nazifascisti culminati nell’orrore della Shoah”. Il presidente della sezione Orazio Lo Crasto ha anche ricordato che quanto accaduto va contro la legge: “Certi odiosi comportamenti devono essere condannati con forza da tutti coloro che si richiamano ai valori alti di libertà … a questo proposito ricordo che il saluto romano è vietato in Italia dalle Leggi Scelba e Mancino”.
E a questo proposito, non è escluso che quanto accaduto il 27 gennaio in Comune a Cogoleto possa avere uno strascico anche in procura. Ieri alcuni agenti della Digos sono stati nella sede dell’amministrazione a Cogoleto per raccogliere i video originali dello streaming, parlare con alcuni dei presenti alla seduta.
La bandiera antifa. Il simbolo dei gruppi AFA è solitamente costituito da un cerchio recante la scritta “azione antifascista” in cui sono iscritte due bandiere, una rossa e l’altra nera, che simboleggiano, rispettivamente, l’orientamento socialista (o comunista) e quello libertario (o anarchico, o anarcosindacalista). Il simbolo è noto in molte varianti, in particolare varia la lingua della scritta ed il colore della bandiera in primo piano: quest’ultimo dettaglio è spesso rilevatore dell’orientamento prevalente nel gruppo.