Genova. “Lo scorso 30 dicembre la Giunta Comunale ha emanato una bozza di modifica dello Statuto comunale relativa al decentramento e le funzioni dei municipi. Una delibera che di fatto sancisce la fine dei Municipi, eliminando le competenze sul territorio a favore di un pesante accentramento delle decisioni”.
A dirlo la Cgil Genova, che boccia su tutta la linea la riforma imbastita da Tursi per il decentramento: “Ritieniamo che i municipi rappresentino un bene prezioso per le persone essendo di fatto le Istituzioni più vicine alla cittadinanza e al territorio, una presenza che consente uno scambio capillare con i cittadini soprattutto in quelle aree periferiche, sempre più complesse e problematiche, dove già oggi è difficile dare delle risposte. Con questa riforma verrebbero cancellati i pochi fondi annuali destinati ai Municipi per gli interventi su verde, manutenzioni stradali, scuole, con la inevitabile conseguenza di un territorio sempre più abbandonato e trascurato e bisognoso di risposte anche sul piano sociale”.
La decisione della Giunta arriva “dopo l’indebolimento del sistema attraverso i continui tagli alle risorse destinate proprio ai municipi, esattamente il contrario di quanto sarebbe utile al territorio ossia il potenziamento degli stessi in termini di investimenti, risorse e operatività che incroci anche un ripensamento complessivo del modello”.
“La Cgil ritiene sia necessaria una profonda modifica sulle prerogative dei municipi stessi che sia conseguente ai mutamenti della città – conclude il comunicato – ma che li renda più efficaci nell’essere un concreto presidio territoriale consentendo la partecipazione alla vita politica dei cittadini e rispondendo ad alcuni bisogni dei quartieri”.
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