Genova. “Lo scorso maggio, il Tar ha annullato la delibera del Comune di Genova del 19 settembre 2019 con la quale il sindaco tentava di uccidere i municipi esautorandoli dalle competenze sui servizi sociali. La reazione di Bucci fu di ricorrere al Consiglio di Stato. Poiché su questo tema arriverà l’udienza presumibilmente a fine febbraio o inizio marzo, non sarà questo il motivo per cui il sindaco prova a dare un’accelerata repentina e peraltro maldestra alla modifica del Regolamento comunale proprio nella parte che riguarda i Municipi?”, chiedono i consiglieri municipali e comunali del M5S Genova.
Che poi spiegano: “Il perché di tutto questo è presto detto: se si modifica il regolamento prima del futuro pronunciamento del Consiglio di Stato, una nuova probabile sconfitta del sindaco riguarderebbe banalmente un regolamento superato da quello nuovo e quindi il pronunciamento sarebbe pressoché inutile. A sostegno di questa tesi c’è la vicenda del consigliere incaricato (e poi dimessosi, chissà come mai…) a sviluppare il nuovo regolamento sui Municipi, Stefano Costa”.
“Costa, che è persona seria, ha provato a lavorare con coscienza coinvolgendo come giusto che fosse i presidenti di Municipio e i capigruppo di minoranza. L’iter scelto, però, avrebbe dato fastidio al Sindaco, cui nulla importava del coinvolgimento democratico ma che piuttosto ambiva soltanto a fare in fretta per evitare che la più che probabile sconfitta al Consiglio di Stato fosse stata eccessivamente deleteria per il proprio obiettivo, cioè seppellire la grande utilità dei Municipi sul territorio per portare a sé stesso ancora più potere in barba a qualunque principio, persino delle più rozze e primordiali democrazie”, proseguono dalla minoranza.
“Che fine ha fatto il consigliere Costa? – chiedono i consiglieri M5S -. Le cronache dicono che dopo un litigio con il Sindaco abbia deciso di rassegnare le proprie dimissioni da consigliere delegato a questo progetto”.
“Agiscono alla vigilia di Capodanno mentre sono tutti distratti dalle feste e preparano l’ennesimo colpo alla democrazia e alla partecipazione. Cercano di cancellare l’unico punto di contatto tra i cittadini e la loro politica. L’atto finale della volontà già manifestata in diverse occasioni e con diverse azioni da parte di questo sindaco di cancellare i Municipi e renderli delle inutili scatole vuote senza alcun potere e risorsa. I Municipi, l’esempio di come si dovrebbe svolgere la vita politica di chi ha scelto questa missione, a contatto quotidiano con la gente, con le piccole realtà, vivendo la quotidianità della strada, dei piccoli commercianti, delle attività sociali e associative”, dichiara in merito anche il presidente pentastellato del Municipio Centro Ovest, Michele Colnaghi.
Che aggiunge: “Togliere ai Municipi determinati servizi significa in pratica annullarli. Ancora una volta, al centro dei pensieri del sindaco Bucci e della sua Giunta ci sono gli interessi economici: il documento presentato tra un botto di Capodanno e un brindisi di fatto toglie ai Municipi i servizi sociali, la gestione del patrimonio associativo e molto altro. Ci opporremo alla modifica dello Statuto e chiameremo a raccolta tutte le associazioni e le componenti del territorio per opporci a questo nuovo attacco alla partecipazione del cittadino alla vita politica cittadina”.
“Buonanotte, dunque, all’iter condiviso e partecipato! – concludono i consiglieri -. Stiamo assistendo a uno spettacolo indegno di una società civile e come Movimento 5 Stelle faremo il possibile perché questo percorso palesemente scorretto termini al più presto. Su questa nuova delibera, infatti, annunciamo battaglia in nome della democrazia e del rispetto dei pronunciamenti dei tribunali, che vanno rispettati e non aggirati. Su questa nuova delibera (sulla quale stiamo verificando la possibilità di un nuovo ricorso) si sono espressi in senso negativo anche tutti i presidenti di Municipio di centrodestra. Nemmeno il parere negativo della sua stessa maggioranza politica basta al Sindaco accentratore per capire che sta sbagliando! I Municipi sono presidi fondamentali della democrazia e dei servizi utili ai cittadini sui territori. In campagna elettorale la pensava così anche l’attuale primo cittadino, poi come su quasi tutto il resto (tram, nuovi supermercati, etc) ha cambiato idea. Come mai?”.