Attacco

Riforma dei municipi, anche Linea Condivisa contro Bucci prepara una proposta alternativa

"Ha preparato un regalo di fine anno agli enti decentrati decretandone in sostanza la loro morte politica, amministrativa e operativa"

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Genova. Anche Linea Condivisa all’attacco della giunta Bucci sulla annunciata e discussa riforma dei municipi. “Dopo aver fatto saltare il consigliere delegato alla riforma del decentramento Stefano Costa, il sindaco Marco Bucci ha deciso che le modalità democratiche e di condivisione portate avanti dal consigliere rallentassero il suo progetto: svuotare di autonomia e di risorse i municipi, renderli uno strumento inutile, senza capacità decisionale e operativa”, dicono dal partito di centrosinistra.

Il 30 dicembre la giunta comunale ha emanato la bozza delle modifiche allo statuto del Comune di Genova per la parte riguardante il decentramento e le funzioni dei municipi. “Una delibera che di fatto sancisce la fine dei municipi, le istituzioni più vicine ai cittadini e al territorio, che ne conoscono problematiche e potenzialità”, continuano da LC.

“In aperto disprezzo dell’articolo 5 della Costituzione, che chiede di attuare il più ampio decentramento amministrativo, questo sindaco non solo non “adegua i principi ed i metodi della sua amministrazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento” (come peraltro aveva promesso in campagna elettorale), ma svuota di autonomia e di risorse i Municipi, togliendo loro capacità decisionale, operativa ed economica”, si legge in una nota.

“Con questa riforma del decentramento il Sindaco cancella i 280 mila euro annuali che i Municipi potevano utilizzare per le manutenzioni stradali, per le scuole, per intervenire in modo puntuale e autonomo sulle necessità segnalate dai cittadini – dichiarano i consiglieri municipali del Ponente e Medio Ponente Filippo Bruzzone e Sara Tassara aderenti a Linea Condivisa – Se passerà questa modifica i Municipi non avranno più risorse neppure per riparare una buca stradale, per sostituire una lampadina o per aggiustare il cornicione pericolante in una scuola. I consiglieri municipali finiranno per stendere delle lunghe liste della spesa che dovranno presentare a Tursi, e solo il Comune deciderà quando e quanto spendere, senza conoscere nel dettaglio le necessità del territorio”.

“Il consigliere municipale è uno degli ultimi esempi virtuosi di impegno civico disinteressato, visto che non percepisce stipendio, e la sua attività è un importante punto di riferimento per i singoli cittadini, le associazioni e i comitati dato che si fa portavoce di istanze finalizzate a migliorare la vivibilità nei quartieri – dichiarano i consiglieri municipali di Linea Condivisa al Municipio centro est Luca Curtaz e Vincenzo Palomba – Un ruolo che a causa di questa delibera verrebbe svuotato della sua autonomia e della sua rappresentatività. Ci ritroveremmo un’amministrazione centralizzata che, spesso, non ha idea dei problemi dei quartieri e delle eventuali soluzioni. Di conseguenza tanti quartieri con i loro abitanti verranno di fatto dimenticati”».

“Anche le concessioni degli spazi associativi e i rapporti con il volontariato saranno gestiti direttamente dal Comune, senza nessuna connessione con chi opera in modo prezioso e volontario per animare i territori. Le conseguenze per i territori e le periferie saranno catastrofiche – illustra il consigliere del Municipio Centro Ovest Mariano Passeri – Questo è l’ennesimo scacco ai più deboli portato avanti da questa giunta”.

“Inizia da oggi la nostra lotta per modificare questa delibera di giunta – spiegano i Consiglieri Municipali aderenti a Linea Condivisa – Non faremo mancare una nostra proposta per riportare i Municipi al centro della progettazione e della programmazione degli interventi e dell’organizzazione dei servizi, dove a determinate funzioni devono corrispondere adeguate risorse economiche”.

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