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“Reviviscenza”, dal trauma al cantiere il fotografo Andrea Botto racconta il ponte di Genova

Il libro è stato realizzato con il contributo di Rina Consulting e il supporto di struttura commissariale e avvocatura dello Stato. Il ricavato andrà in beneficienza

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Genova. “Quando ho detto, alla prima conferenza stampa dopo il crollo del ponte Morandi, Genova non è in ginocchio, tutti mi hanno guardato increduli ma questo è stato il messaggio chiave, perché Genova è così. questo lo spirito che ci ha portato fino all’inaugurazione del nuovo viadotto, quel nuovo ponte che è un’opera d’arte e le immagini di Andrea Botto sono riuscite a trasferire chiaramente una grande emozione”.

Anche il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione Marco Bucci è intervenuto alla presentazione di “Reviviscenza – Un ponte su Genova”, presentato sul canale Facebook di Hoepli. Si tratta di un libro di immagini scattate da Andrea Botto, fotografo e docente nato a Rapallo e noto in ambito internazionale, specializzato nel ritrarre grandi opere.

Il volume, edito da Rizzoli, racconta la vicenda e l’opera, dai detriti del Morandi al nuovo viadotto Polcevera. Alla presentazione, oltre al sindaco e all’autore, anche Stefano Russo, architetto dello studio di Renzo Piano e Roberto Carpaneto, ad Rina Consulting.

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Il libro è stato realizzato con il contributo di Rina, project manager per la demolizione e la ricostruzione del ponte e il supporto della struttura commissariale e dell’avvocatura di Stato. I proventi saranno donati in beneficienza a progetti dedicati ai giovani.

Andrea Botto si è avvicinato al ponte, il Morandi prima, il San Giorgio poi, “in punta di piedi – ha spiegato – non volevo intralciare i cantieri e il lavoro dei miei colleghi cronisti, con le immagini e il titolo, Rivivescenza, ho voluto rendere l’idea del percorso ciclico di ritorno alla vita dopo il trauma”, le parole del fotografo.

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