Genova. E’ fissata al 10 febbraio la sentenza del processo a carico dei quattro agenti di pubblica sicurezza imputati del pestaggio e delle lesioni ai danni di Stefano Origone, giornalista di Repubblica Genova.
Il pestaggio avvenne durante gli scontri del 23 maggio 2019 tra la polizia e i manifestanti, in piazza Corvetto contro un comizio elettorale di Casapound. Origone venne colpito, mentre si trovava a terra, riportando varie contusioni e fratture a una mano.
Questa mattina al tribunale di Genova in udienza hanno concluso la loro esposizione i legali degli agenti del reparto mobile imputati e ne hanno chiesto l’assoluzione.
I pm hanno chiesto per ciascuno dei quattro poliziotti che hanno picchiato il giornalista un anno e quattro mesi di reclusione. Sono accusati di lesioni gravi e aggravate in concorso.
Gli agenti imputati sono Fabio Pesci (difeso dall’avvocato Paolo Costa), Stefano Mercadanti e Luca Barone (difesi dall’avvocato Rachele De Stefanis) e Angelo Giardina (difeso dagli avvocato Rachele De Stefanis e Sandro Vaccaro).
Il processo si svolge a porte chiuse e con rito abbreviato e già questo fatto comporta uno sconto di pena in caso di condanna.
In occasione delle altre udienze il sindacato dei giornalisti Fnsi, l’associazione ligure e vari colleghi avevano organizzato un presidio davanti a palazzo di giustizia. Presidio che oggi, per evitare assembramenti nel periodo covid e con la Liguria “in zona arancione”, si è svolto simbolicamente on line.