Le trattative

Nuovo Dpcm: resta l’ipotesi dei week end ‘arancioni’, giovedì altro confronto con le Regioni

I governatori proveranno a evitare l'inasprimento sull'asporto, mentre è certo il divieto di spostamento tra regioni gialle

Coronavirus, controlli nelle stazioni per l'autocertifiazione agli spostamenti

Roma. Sarà probabilmente emanato giovedì in serata il nuovo Dpcm che fissa regole e restrizioni almeno per tutto il mese di gennaio. Il decreto del presidente del consiglio Conte sarà quasi certamente accompagnato da un decreto legge che prolungherà lo stato di emergenza in scadenza a fine mese.

Domani il ministro della Salute Roberto Speranza riferirà in Senato sulle nuove misure che il governo intende varare. Giovedì mattina invece sarà la volta di un nuovo confronto con le Regioni.

Sul tavolo c’è il divieto di spostamento tra le Regioni anche gialle – che non sembra al momento trovare molte resistenze – se non per motivi di lavoro, salute o necessità ma anche la novità del divieto di asporto dopo le 18, ipotesi contestata dalle categorie ma anche da diversi governatori, consci delle difficoltà in cui verte il settore della ristorazione.

Esclusa al momento invece l’automaticità del passaggio in zona rossa per le regioni che avranno il dato settimanale Rt pari o superiore a 1,25:”Questa proposta non è stata sostenuta dal ministro della Salute in primis” quindi “non è sul tavolo” ha spiegato il presidente della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini intervistato a Tagadà su La7. “Rischia di penalizzare chi fa più tamponi”, ha aggiunto Bonaccini.

Sempre Bonaccini ha spiegato inoltre che sono ancora sul tavolo della trattativa i fine settimana “arancioni” in tutta Italia, “ma giovedì in conferenza unificata discuteremo di tutto”.

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