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Navette scolastiche flop, gli studenti assaltano i bus Amt: “Miglioreremo la comunicazione” fotogallery

Bus turistici vuoti nel primo giorno di riapertura delle superiori a Genova, l'azienda: "Informazioni poco precise dalle scuole"

Genova. L’episodio emblematico va in scena a Brignole, alle 7.45 del mattino, alla fermata di piazza Verdi in direzione Levante. Alla banchina accosta un bus gran turismo con la targa che recita in bella vista “Servizio scuole” e riepiloga il tragitto: corso Europa, cavalcavia Carrara. Subito dopo arriva uno snodato Amt della linea 17/ che copre lo stesso percorso. Il primo riparte vuoto, il secondo viene preso d’assalto da studenti e non, e si rimette in marcia stracolmo.

Alla riapertura delle scuole superiori per il 50% degli studenti, il primo test del trasporto pubblico non si può dire superato. Le navette riservate ai ragazzi e istituite proprio per evitare il sovraffollamento dei mezzi pubblici, 32 pullman messi a disposizione dalle aziende private in servizio su 12 linee da Levante a Ponente e nelle vallate per un totale di 426 corse, sono rimaste vuote nella maggior parte dei casi. Scarsa informazione, diffidenza, semplice abitudine: fatto sta che molti hanno preferito salire sul solito autobus nonostante esistessero alternative per viaggiare in condizioni di maggiore sicurezza.

“È il primo giorno, i ragazzi non sanno ancora bene dove sono collocati i nostri mezzi. Le informazioni avute dalle scuole forse non sono state precisissime“, osserva la direttrice d’esercizio di Amt Ivana Toso dopo aver accompagnato personalmente un gruppo di studenti sulla navetta che porta alla sede del liceo Pertini in via Cesare Battisti, raddoppiando di fatto la linea 36. Alcuni ragazzi si mostrano esitanti: ma si può salire con un semplice biglietto? “Basta un normale titolo di viaggio, compresi gli abbonamenti. L’unica differenza, se si usa un biglietto cartaceo, è che va annullato a penna segnando data e ora sui mezzi sprovvisti di obliteratrice”, aggiunge Toso.

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A Brignole il capolinea dei bus supplementari è stato sdoppiato: sul marciapiede più interno di piazza Verdi, insieme a 39-40-43, si attestano quelli diretti a Levante (linee SC1 Brignole-Carrara e SC4 Brignole-Merani), mentre in viale Thaon di Revel, nello spazio occupato da 14-356-480-482, trovano posto quelle che servono la Valbisagno (SC2 Brignole-Molassana e SC3 Brignole-Monnet). Una collocazione tutto sommato logica, ma la maggior parte dei ragazzi prende il bus alla fermata e così, avendo poco tempo per valutare, va “sul sicuro”.

Eppure lo sforzo c’è stato: tutti gli scuolabus mostrano targhe esterne ben visibili col numero di linea e il percorso servito, e numerose sono state le notizie al riguardo, anche sul nostro quotidiano. “Dovremo migliorare ancora la comunicazione. Installeremo nuova cartellonistica alle fermate per orientare i ragazzi – promette il presidente di Amt Marco Beltrami in sopralluogo stamattina alla partenza del servizio -. Noi comunque abbiamo cercato di rinforzare le tratte col maggior carico. Inoltre abbiamo potenziato il nostro servizio estendendo la fascia oraria di punta. Tra le 7 e le 10 ci sarà il picco dell’offerta con oltre 500 mezzi fuori dalle rimesse. Nel complesso riteniamo sia un sistema in grado di servire gli studenti in modo adeguato”. Il servizio è stato intensificato anche negli orari di “morbida” con 29 mezzi aggiuntivi e un treno in più della metropolitana.

“I numeri sono bassi e sono dovuti sicuramente al fatto che c’era poca conoscenza del servizio – spiega Renzo Balbi, titolare di GenovaRent e rappresentante delle aziende dei bus turistici -. Sulla linea SC10 Rivarolo-Borzoli-Sestri, invece, abbiamo avuto carichi al limite della capienza disponibile secondo il Dpcm. Sicuramente nei prossimi giorni, una volta rodato il servizio, avremo un buon afflusso, come era successo in Toscana. Oggi molti ragazzi si sono trovati spaesati, forse perché non avevano letto o sentito quanto comunicato dalle aziende pubbliche la scorsa settimana”.

Già da domani i 70 volontari di protezione civile presenti alle fermate faranno opera di informazione sul posto. “Era comprensibile che i ragazzi potessero dirigersi a prendere gli autobus normali, bisogna fare un maggior sforzo di comunicazione e anche le scuole devono spiegare meglio come funziona il sistema, ma da domani i volontari non solo inviteranno ma aiuteranno, diciamo così, gli studenti a usare i bus per loro”, ha spiegato in serata il sindaco Marco Bucci.

Altri 36 mezzi privati per 126 corse totali hanno percorso le strade extraurbane della provincia dando manforte alle corriere ex Atp e ottenendo invece un buon successo in termini di afflusso. In provincia di Genova, come segnala la Regione, è saltata la navetta dedicata agli studenti programmata alle 9 da Pontedecimo verso Borgo Fornari per coprire la seconda fascia oraria di ingresso degli studenti del Primo Levi. Ma si è trattato di un errore umano e “da domani sarà garantita e raddoppiata con due mezzi alla stessa ora”, si legge in una nota. Fondamentale sarà capire cosa funziona e cosa non funziona nei prossimi giorni per affinare un meccanismo che, salvo altre brutte sorprese, dovrebbe tenere in piedi il trasporto scolastico fino all’estate.

Amt ha affidato le navette in via diretta a Della Penna e GenovaRent, che a loro volta hanno condiviso il servizio con altre aziende in forte difficoltà per colpa dello stop al turismo (come Scagnelli e Geloso), poi sarà necessario bandire una gara. I soldi necessari – circa 1,5 milioni solo per la parte urbana – arriveranno dal ministero dei Trasporti.

“È stata una buona ripartenza, ordinata. Il sistema scolastico e quello dei trasporti, che hanno lavorato insieme in queste settimane per il ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori, hanno funzionato”, commentano gli assessori regionali all’Istruzione Ilaria Cavo e ai Trasporti Gianni Berrino che hanno partecipato ai tavoli prefettizi, come previsto dal Dpcm, sulla ripartenza della scuola.

“Il monitoraggio, sia sul fronte dei trasporti che delle scuole sarà costante, in modo da garantire soluzioni immediate ed efficaci – precisano Cavo e Berrino -. Il giudizio è positivo, nonostante questi casi puntuali e isolati, condiviso anche con le aziende di trasporto e con i provveditorati”.

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