Genova. È scattato il conto alla rovescia per il trasferimento del terzo distretto della polizia locale, oggi ubicato in via Marassi, nella nuova sede di via Canevari ricavata nell’edificio adiacente all’ex centrale elettrica, un tempo caserma dei pompieri. Un trasloco travagliato e più volte rimandato, che dovrebbe realizzarsi entro la fine di febbraio.
I lavori erano stati aggiudicati a maggio del 2018 all’impresa Ecofond e al geometra Stefano Cresta per oltre 670mila euro al netto del ribasso d’asta. Il cantiere avrebbe dovuto concludersi già nella primavera del 2020, ma così non è stato. Prima perché la ditta aveva chiesto una proroga, poi per l’emergenza Covid e infine perché, durante le demolizioni di tramezze e controsoffitti, si è scoperto che la struttura era molto più degradata del previsto. Così è stato necessario progettare nuovi lavori di adeguamento antisismico e il costo è lievitato fino quasi a raggiungere un milione di euro.
Il trasferimento era stato deciso a suo tempo dalla giunta Doria per far fronte alla maggiore necessità di spazi rispetto all’angusta sede di via Marassi, ma anche perché in quei locali – a giugno fa teatro di un attentato incendiario nel deposito mezzi – il Comune paga un fitto passivo. L’edificio di via Canevari invece è di proprietà pubblica. Nel recente passato ha ospitato al piano terra un panificio e al piano superiore un’associazione che usava i locali per la pratica del biliardo.
Nonostante i soldi spesi e il tempo trascorso, i vigili urbani avrebbero già bisogno di espandersi. “Quella del trasloco è una scelta della precedente amministrazione che io non ho condiviso. Stiamo comunque valutando di concedere una parte dell’edificio adiacente, attualmente usato dalla protezione civile”, spiega il presidente del Municipio Massimo Ferrante.
Ad accogliere la novità con favore sono i residenti di Borgo Incrociati che da tempo lamentano un forte degrado della zona, ostaggio non solo dei cantieri ma anche di spacciatori e sbandati che stazionano davanti alla stazione della metropolitana. Un problema aggravato dalla presenza del Sert aperto da poco proprio in via Canevari. La speranza è che i cantonê possano garantire maggiore sicurezza e decoro.