Genova. Lunedì riaprono le scuole superiori e finalmente entrerà in funzione il piano di potenziamento del trasporto scolastico che era stato messo a punto dalla Prefettura di Genova prima delle vacanze natalizie ma mai sperimentato perché il rientro in classe è stato
A Genova saranno in servizio 32 autobus turistici messi a disposizione da due aziende, GenovaRent e Della Penna, che percorreranno 12 linee dedicate agli studenti sui percorsi più frequentati. Due le fasce orarie: la prima, dalle 7 alle 10, per l’entrata a scuola, e la seconda più ampia, dalle 12 alle 16.30, per l’uscita. “Avranno la scritta scuolabus e saranno totalmente separati dalle altre linee di trasporto pubblico”, ha assicurato il sindaco Bucci. Per salire sarà sufficiente un titolo di viaggio Amt e al momento non dovrebbero esserci altre misure per impedire l’accesso ad altri utenti.
Insieme a questi servizi supplementari Amt incrementerà il servizio negli orari di punta. A garantire un flusso più ordinato al mattino dovrebbe essere lo scaglionamento delle entrate che ogni scuola dovrà adottare: primo ingresso tra le 7.45 e le 8.00, il secondo (con la maggior parte degli studenti) tra le 9.30 e le 9.45.
Di seguito la tabella che riporta tutte le linee. Maggiori informazioni si possono trovare su questa sezione del sito di Amt (che dal 1° gennaio gestisce anche il trasporto extraurbano in provincia di Genova). Altri 36 bus supplementari, infatti, saranno usati per potenziare le corse dalle vallate dell’entroterra e dalle riviere.
In tutta la Liguria verranno erogati un milioni e mezzo di chilometri in più e 280 bus supplementari per un costo di circa 12 milioni sino alla fine dell’anno scolastico. A Genova, in particolare, si tratta di 1,5 milioni di chilometri con 180 bus di cui 65 aziendali e il resto di operatori privati.
“Sono piani che necessitano di 36-48 ore per partire – ha spiegato l’assessore ai Trasporti Gianni Berrino – perché c’è tutta una serie di costi fissi per le aziende che devono ancora trovare ristoro. I soldi messi a disposizione dalla ministra De Micheli per questa fase sono ancora sulla carta. Alle Regioni non è arrivato ancora nessun fondo da poter ridistribuire alle Province che a loro volta lo distribuiscono alle aziende”.