Genova. La Liguria sarà in zona arancione a partire da domenica 17 gennaio per almeno due settimane. A confermarlo è il presidente Giovanni Toti dopo la pubblicazione da parte delle agenzie di stampa dei dati del monitoraggio emesso da ministero della Salute e Istituto superiore di sanità.
Inoltre le scuole rimarranno chiuse anche la prossima settimana nonostante il via libera per la riapertura dal Governo: “Abbiamo deciso, consultandoci con la nostra task force sanitaria, di andare avanti con la didattica a distanza per le scuole superiori ancora per una settimana – ha scritto Toti, proprio per mantenere questi parametri in calo. Comprendiamo l’esigenza dei ragazzi che vogliono tornare in aula ma crediamo sia giusto che ciò avvenga agendo con prudenza e sicurezza. E lo decidiamo a prescindere dal Tar che sta sospendendo nelle altre regioni le ordinanze di chiusura, frutto di una interpretazione delle competenze che andrebbe chiarita al più presto dal Governo per evitare di aggiungere ulteriore confusione a una situazione già complicata.
“È bene sottolineare – spiega Toti – che i dati si riferiscono a due settimane fa e quelli attuali sono già in miglioramento”, ha chiarito Toti che poi commenta il contenuto del nuovo Dpcm in vigore già da domani (sabato 16 gennaio): “Bar e ristoranti dovranno chiudere anche a pranzo ma potranno andare avanti con il servizio d’asporto e le consegne a domicilio, anche se per i bar il take away sarà consentito solo fino alle 18. Una decisione che penalizzerà ulteriormente le nostre attività per cui, ci auguriamo, arrivino da parte del Governo risposte rapide sui ristori che devono essere adeguati e immediati”.
La Liguria ha un Rt puntuale di 1,15 nel limite inferiore dell’intervallo di confidenza, quindi superiore a 1 compatibile con uno scenario di tipo 2. In base alle norme dell’ultimo Dpcm questo è sufficiente per il passaggio in zona arancione. Si attende solo la firma dell’ordinanza da parte del ministro Speranza.
La Liguria entra in zona arancione insieme ad altre otto regioni: sono Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Restano in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto. Entrano in zona rossa Lombardia, provincia di Bolzano e Sicilia.
“Nei prossimi giorni serve ancora tenere alta l’attenzione, non solo per salvaguardare la salute di tutti noi ma anche per rispetto delle tante persone che stanno facendo maggiori sacrifici dal punto di vista lavorativo. Seguiamo le regole e impegniamoci tutti affinché i nostri dati possano migliorare ulteriormente per permetterci così di tornare al più presto alla normalità”, ha concluso Toti.
Cosa prevede la zona arancione
Spostamenti consentiti solo all’interno del proprio comune. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5. È consentito muoversi entro un raggio di 30 chilometri se si abita in un comune con popolazione inferiore a 5mila abitanti, ma non verso un capoluogo di provincia.
Per quanto riguarda gli spostamenti verso abitazioni private, è permesso raggiungerne solo, a patto che sia abitata e una volta al giorno, solo all’interno del proprio comune (ferma restando la deroga appena detta), per un massimo di due persone esclusi minori di 14 anni e disabili/non autosufficienti conviventi.
L’attività sportiva e motoria si può svolgere sempre all’aperto, in forma individuale o con conviventi, dalle 5 alle 22, all’interno del proprio comune (è permesso sconfinare solo per fare sport, e in ogni caso terminando l’attività nel comune di partenza).