Genova. La Liguria si appresta a entrare in zona arancione. È quanto trapela sulla base dei dati del monitoraggio pubblicato di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità secondo cui la Liguria ha un Rt puntuale maggiore a 1 nel limite inferiore, compatibile con uno scenario di tipo 2. In base alle norme dell’ultimo Dpcm è sufficiente per il passaggio in zona arancione.
La decisione sarà ufficializzata a breve attraverso un’ordinanza del ministro Speranza che dovrebbe entrare in vigore a partire da domenica.
In base agli ultimi dati la Regione comunicherà la decisione sulla riapertura delle scuole superiori per il 50% degli studenti in presenza. Se non ci sarà una nuova ordinanza restrittiva, si tornerà in classe il 18 gennaio. Ieri il presidente Toti aveva spiegato ancora che la valutazione sarebbe stata “alla luce della collocazione nella fascia di rischio“. Si rischia dunque un nuovo stop.
Cosa prevede la zona arancione
Spostamenti consentiti solo all’interno del proprio comune. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5. È consentito muoversi entro un raggio di 30 chilometri se si abita in un comune con popolazione inferiore a 5mila abitanti, ma non verso un capoluogo di provincia. Per quanto riguarda gli spostamenti verso abitazioni private, è permesso raggiungerne solo, a patto che sia abitata e una volta al giorno, solo all’interno del proprio comune (ferma restando la deroga appena detta), per un massimo di due persone esclusi minori di 14 anni e disabili/non autosufficienti conviventi.
L’attività sportiva e motoria si può svolgere sempre all’aperto, in forma individuale o con conviventi, dalle 5 alle 22, all’interno del proprio comune (è permesso sconfinare solo per fare sport, e in ogni caso terminando l’attività nel comune di partenza).
I bar possono effettuare solo vendita d’asporto dalle 5 alle 18, i ristoranti dalle 5 alle 22. In tutti gli altri orari è sempre consentita la consegna a domicilio. Chiusi palestre, piscine, teatri, cinema, musei, centri sportivi.
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