Genova. “La scelta spetta alla Rai, ma è altrettanto evidente che è un momento di promozione del territorio che cercheremo di sfruttare al meglio”. Così il presidente ligure Giovanni Toti interviene nella polemica sul Festival di Sanremo 2021, confermato nonostante l’emergenza Covid, con molte incognite legate alle regole anti-contagio e alla possibile presenza di pubblico in sala che sarebbe vietata dal Dpcm attualmente in vigore fino al 5 marzo (l’evento è in programma dal 2 al 6 marzo).
“Intanto dovremo vedere condizione epidemiologica di Sanremo e del Paese nel prossimo marzo, quando è previsto il festival – argomenta Toti -. È difficile oggi fare previsioni a lungo termine, manca più di un mese a quella data. È chiaro che la scelta di fare Sanremo come trasmissione televisiva e come promozione del territorio dipende dalla Rai. Credo si possa dire che non sarà un festival come quelli che abbiamo conosciuto in questi anni perché, comunque vada, ci saranno restrizioni. Le regole con cui la si farà saranno quelle in vigore in quel momento a Sanremo a seconda di come cambieranno le zone di rischio”.
Il presidente ligure, insomma, non mette veti sulla manifestazione che è anche una vetrina per il territorio della regione. Nel frattempo il ministro Roberto Speranza ha chiesto indicazioni sui protocolli di sicurezza al comitato tecnico-scientifico, ribadendo per ora il no al pubblico in platea che la Rai vorrebbe sostituire con 200 coppie di figuranti conviventi.
In ogni caso la sanità ligure è già schierata per il festival: “Abbiamo messo a disposizione della Rai tutta la nostra task force epidemiologica e la nostra Asl 1, si sta lavorando a tutte le ipotesi possibili ma poi sarà la legislazione nazionale a dire la sua”, conclude Toti.