Crisi

Edilizia, in un anno sparite 220 imprese in Liguria: “Per il 2021 ci auguriamo la ripartenza”

Tafaria (Filca Cisl): "La nuova diga darà lavoro a mille edili per ogni anno di lavori"

Generica

Genova. I dati di Unioncamere relativi a tutto l’anno 2020 fanno segnare la scomparsa tra scioglimenti e liquidazioni di 220 imprese di costruzioni in Liguria. A commentarli in una nota è Andrea Tafaria, segretario generale della Filca Cisl Liguria.

“E’ un aspetto che deve sicuramente far riflettere, senza dubbio anche il settore dell’edilizia ha subito i contraccolpi della pandemia ma auspichiamo che il 2021 significhi davvero la ripartenza – scrive Tafaria -. Gli edili liguri possono dare un contributo importante anche negli interventi al dissesto idrogeologico e nel progetto di riqualificazione urbana che riguarda molti comuni della nostra regione”.

Tra le occasioni di ripresa c’è la nuova diga del porto: secondo i calcoli della Filca Cisl “darebbe lavoro almeno a mille edili per ognuno dei 7 anni di lavori previsti dal progetto. Sul tavolo non solo le grandi opere in attesa di partire”.

“C’è la necessità davvero di aiutare a rilanciare il nostro comparto. In ogni angolo della Liguria ci sono opportunità: dal porto di Rapallo, all’Aurelia alla Spezia e l’ospedale Felettino fino al raddoppio ferroviario del Ponente, i lavori al porto di Sanremo, senza dimenticare la Gronda. E lavoriamo affinché le professionalità e competenze degli edili della Liguria siano valorizzate con nuove opportunità”, conclude Tafaria.

Più informazioni
leggi anche
Generica
Ripresa
Edilizia in Liguria, segnali di risveglio: “Non solo grandi opere, puntiamo al centro storico”
cantieri autostrade
Lavoro
Coronavirus, l’edilizia genovese è uscita dalla crisi grazie ai cantieri sulle autostrade

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.