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Coronavirus, boom di adozioni di animali domestici: in Liguria sono più di 200mila

La fotografia di Coldiretti nella giornata di Sant'Antonio Abate

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Genova. Sono oltre 200mila gli animali domestici presenti nelle case dei liguri, mentre a livello nazionale, una famiglia italiana su tre ospita in casa almeno un animale da compagnia: nell’anno del Covid si è registrato un vero e proprio boom di adozioni con un aumento del 15% di cani e gatti che hanno trovato accoglienza nelle case secondo Enpa.

E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in occasione della tradizionale benedizione di Sant’Antonio Abate, il patrono degli animali, tradizione popolare  che il 17 gennaio vede in tutta Italia il rito della benedizione dalla variegata moltitudine di esemplari presenti sul territorio nazionale nelle case, nelle campagne, nelle stalle, ovili e nei pollai.

“Se durante la pandemia – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato confederale Bruno Rivarossa – si è verificato un aumento della presenza di animali nelle case, dove hanno aiutato molti italiani a superare i momenti difficili del lockdown, nelle campagne la crisi ha colpito anche gli allevamenti, in un momento in cui, invece, è di fondamentale importanza difendere la sovranità alimentare del Paese e le eccellenze territoriali”.

“Non bisogna mai dimenticare che le attività di allevamento della Fattoria Italia e coltivazione svolgono un ruolo fondamentale per il presidio del territorio contro il dissesto idrogeologico, l’abbandono e lo spopolamento. Quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado”, conclude Coldiretti.

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