Genova. Circa duecento persone questo pomeriggio sono scese in piazza, o meglio in strada, per manifestare il proprio dissenso al progetto dell’amministrazione civica di costruire una nuova rimessa dedicata ai filobus al posto dell’attuale area verde di via delle Campanule.

La manifestazione, organizzata dal ‘Comitato per la difesa di Campanule’’, ha visto l’adesione di molti residenti della zona, ma non solo: come annunciato a più riprese nei giorni scorsi i rappresentanti di altri comitati territoriali del levante cittadino sono accorsi per dare man forte ai cittadini di Quarto, portando anche le loro istanze. Tra questi il Coordinamento per Quarto, che anni si batte la per riqualificazione dell’ex ospedale psichiatrico, i comitati di Nervi contrari al progetto del nuovo porticciolo e dell’area di Campostano e il neonoato comitato per la difesa del Parco delle Mura.

“Oggi siamo qui per dire no al progetto della rimessa dei filobus – ha sottolineato Roberta Lolli, una delle coordinatrici del comitato di Campanule – perché crediamo che quest’area, per anni abbandonata e oggi riqualificato solo grazie alla buona volontà dei cittadini, sia un luogo da tutelare e che non debba essere cementificato. Noi crediamo che non si debbano più sacrificare il verde, i beni comuni, la bellezza”. In questi mesi di opposizione al progetto, il comitato aveva fatto richiesta al comune di valutare altre opzioni, ma il disegno su via delle Campanule è andato avanti, arrivando oggi alle soglie della fase progettuale vera e propria.

La manifestazione, autorizzata, in un primo momento doveva avere luogo sul cavalcavia che salta corso Europa all’altezza dell’ingresso autostradale, ma questo pomeriggio, secondo quanto riferito dagli stessi organizzatori, dalla Questura sono arrivate direttive più stringenti. Per questo motivo i manifestanti si sono sparpagliati lungo i marciapiedi esponendo i propri striscioni alle auto in transito.

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