Genova. Nell’ottobre scorso, insieme ad altri ragazzi, due dei quali minorenni, aveva rapinato alcuni adolescenti davanti alla stazione di Brignole. Una rapina violenta, per trafugare un paio di collanine, sfociata in un’aggressione. Poi, la baby gang, si era diretta da un compra oro per vendere i gioielli e con i soldi aveva acquistato della droga.
I carabinieri, ai quali i rapinati avevano sporto denuncia, erano risaliti in fretta ai giovani malviventi che, in tasca, oltre a un coltello, avevano ancora lo stupefacente.
Questa mattina i militari della compagnia di Genova Centro e della stazione di Carignano hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per rapina aggravata in concorso emessa dal Tribunale di Genova, nei confronti di C.A., classe 2002, cittadino albanese residente a Genova, che era già gravato da altri pregiudizi di polizia.
L’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari è parte di una delega congiunta per l’esecuzione di misure cautelari nei confronti di altri due soggetti appartenenti al medesimo gruppo criminale, resisi responsabili di altri episodi delittuosi e per i quali hanno proceduto rispettivamente la squadra mobile di Genova e la polizia locale.
Un altro della banda è stato invece arrestato dalla polizia di Stato. Si tratta di S.H., cittadino bosniaco di 20 anni, rintracciato nel quartiere di Sestri Ponente dai poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato Centro. Le indagini svolte dagli investigatori hanno consentito di accertare le responsabilità in ordine alla rapina di Brignole e a un altro episodio simile avvenuto a Castelletto i primi giorni di ottobre.