Genova. Fiamme, fumo ed esplosioni: questo lo scenario in cui stanno lavorando i Vigili del Fuoco di Genova, allertati nel pomeriggio per un incendio scoppiato all’interno della fonderia Zynkal di Voltri.
Secondo le prime informazioni non ci sarebbero feriti: a prendere fuoco due camion in sosta all’interno dello stabilimento, con le fiamme che rapidamente hanno attecchito su alcune strumentazioni limitrofe tra cui un bombolone di Gpl, esploso con un boato udito a diversi chilometri di distanza.
Al momento i pompieri hanno circoscritto la zona, anche se il capannone totalmente invaso dal fumo sta creando non pochi problemi: sul posto due squadre da Genova e una da Varazze. Attivata anche Arpal che sta monitorando eventuali contaminazioni ambientali, soprattutto in relazione alla spessa colonna di fumo che ha invaso la vallata.
Lo stabilimento della Zinkal era finito del mirino delle proteste dei cittadini residenti per miasmi e supposta incompatibilità ambientale, e lo scorso gennaio si era verificato un episodio di pesante fuoriuscita di fumi dai capannoni. Nel 2018 i carabinieri del Noe avevano sequestrato nella zona di Fabbriche, a Voltri, tre forni fusori e l’impianto di abbattimento dei fumi della società genovese S. Erasmo Zinkal, fonderia di fusione di metalli che produce pani di zinco . L’accusa era quella di traffico internazionale di rifiuti pericolosi contenenti diossina, e nel mirino della procura era finito anche un dirigente della città metropolitana, che, secondo l’accusa, aveva mantenuto il silenzio sui traffici dell’azienda facilitando lo smaltimento di rifiuti pericolosi all’estero. A settembre del 2018 su indicazione della procura, i carabinieri hanno sono state notificate agli indagati l’atto di chiusura delle indagini preliminari. Lo scorso giugno sono arrivate le assoluzioni per tutti gli imputati.