Segnalazione

Via 30 giugno, il percorso pedonale è una piscina: lavoratori in pericolo ogni volta che piove

La segnalazione di un dipendente: "Ogni volta che piove è così". Ma in un anno non è cambiato nulla

Genova. Una vera e propria piscina che si forma sotto via 30 Giugno, a pochi metri dal nuovo ponte San Giorgio, ogni volta che piove. E rende quasi impossibile raggiungere lo stabilimento di Ansaldo Energia per i lavoratori che scelgono di muoversi a piedi e coi mezzi pubblici. La segnalazione ci arriva da Ezio Cosatto, un dipendente della fabbrica che dopo un lungo periodo di lavoro in smart working ieri ha constatato che nulla è cambiato a distanza di mesi.

“Nei giorni di pioggia utilizzo i mezzi pubblici per evitare di congestionare il traffico – scrive il nostro lettore -. Per recarmi al lavoro utilizzo la metropolitana. Scendo a Brin e vado a piedi sino all’Ansaldo, attraversando il Polcevera sul ponte delle Ratelle, pedonale. Il percorso sarebbe comodo, perché da quando è crollato il ponte Morandi e via Lorenzi è inaccessibile, Ansaldo Energia ha aperto un altro ingresso su via Trenta Giugno 1960″.

Nel frattempo il ponte è stato ricostruito ma il cantiere non ha ancora smobilitato. Attraversata via 30 giugno si deve scendere in via Greto di Cornigliano e seguire il marciapiede protetto da guard-rail. “Peccato che questa discesina termini in un avvallamento che con piogge anche modeste si trasforma in una piscina dove bisognerebbe avere le galoche ai piedi per non bagnarsi”, scriveva Cosatto a Comune e Municipio un anno fa.

Generica

“Allora – continua la segnalazione – io e altri ci arrangiamo camminando sul muretto che delimita la discesina, un bordo stretto per cui se uno mette male il piede cade per un paio di metri. Terminato il muretto uno si trova di fronte al guard-rail molto alto e allora generalmente cammina per un po’ a bordo della Trenta Giugno, con i veicoli che sfrecciano in direzione opposta e ha la quasi certezza di essere lavato perché anche via Trenta Giugno non è fatta a gobba d’asino (chissà perché una volta le strade le sapevano fare e ora non più) quindi ha svariati punti di accumulo d’acqua, uno proprio in prossimità di via Greto di Cornigliano”.

Il municipio Medio Ponente ha segnalato diverse volte il disagio alla direzione mobilità, ma da un anno la situazione è immutata. L’unico modo per andare al lavoro in giornate di pioggia senza rischiare di essere investiti o di fare la doccia è usare l’auto. Alla faccia della mobilità sostenibile.

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