Economia

Trovare lavoro in un paese straniero: buoni consigli e suggerimenti

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Se ti stai chiedendo come trovare lavoro all’estero leggi con attenzione questa guida, troverai suggerimenti e buoni consigli!

In vista di una trasferta in un Paese straniero finalizzata alla ricerca di un lavoro, è necessario prepararsi in modo meticoloso per non farsi trovare impreparati dagli imprevisti e dagli inconvenienti in cui ci si potrebbe imbattere. Il primo obiettivo da raggiungere è quello dell’indipendenza: è indispensabile cercare di essere il più possibile autonomi, così da non essere vincolati agli altri e alle loro esigenze. Quando si è lontani dall’Italia, è molto importante essere in grado di affrontare da soli i problemi e gli ostacoli con cui si ha a che fare. A questo scopo, conviene accumulare un bagaglio di esperienza il più possibile vasto, che potrà tornare utile anche in momenti successivi, a prescindere dal luogo in cui ci si trovi.

Che cosa fare per integrarsi

Il primo passo da compiere è quello dell’integrazione. A questo proposito, può essere utile frequentare dei corsi e, più in generale, partecipare ad attività di ogni genere. Così facendo, si ha l’opportunità di prendere dimestichezza con la lingua straniera, i suoi modi di dire e le sue varianti. Ma soprattutto in questo modo diventa più semplice conoscere e interagire con le persone: questa è la strada da seguire per un’integrazione semplice e veloce.

Come gestire i propri soldi

La gestione del denaro è uno degli aspetti più importanti a cui prestare attenzione quando si parte per l’estero in cerca di lavoro. Il consiglio è quello di partire con qualche risparmio da parte, così da avere a disposizione un gruzzolo minimo che permette di evitare problemi o situazioni poco piacevoli. Ritrovarsi in una situazione di emergenza economica non è mai gradevole, soprattutto se ci si ritrova lontani dal proprio Paese. Per di più, con la consapevolezza di non essere con l’acqua alla gola dal punto di vista economico si ha la possibilità di cercare lavoro con maggiore serenità e non si è costretti ad accettare la prima proposta che si riceve.

Le questioni logistiche

Se si ha in mente di trasferirsi all’estero in maniera definitiva (dopo aver trovare un lavoro soddisfacente), vale la pena di mettersi di impegno per trovare una ditta specializzata nello svolgimento del trasloco, così che questo possa essere eseguito in maniera meticolosa. In Rete non mancano di certo i siti che, in pochi clic, consentono di visualizzare i preventivi delle imprese del settore: a quel punto è facile compararli e scegliere i più vantaggiosi.

Qualche consiglio pratico

Prima di partire, comunque, è opportuno cercare di raccogliere quante più notizie possibili a proposito della location in cui si ha in mente di cercare lavoro e, quindi, si andrà a vivere. Ciò vuol dire informarsi sulla procedura da rispettare per trovare una casa, ma anche cercare di capire qual è il costo della vita, quante sono le probabilità di individuare una mansione in linea con le proprie esigenze, eccetera. Sono tutti accorgimenti che permettono di farsi trovare più preparati in previsione dei passaggi seguenti.

L’approccio mentale

Le questioni pratiche sono fondamentali, è vero, ma una funzione altrettanto preziosa è rivestita dall’atteggiamento che si adotta in vista del trasferimento e della ricerca del lavoro. In mancanza di un approccio psicologico adeguato, infatti, diventa più complicato superare i vari ostacoli che con il passare del tempo si potrebbero palesare. Ciò di cui si ha bisogno è una mentalità aperta, tenendo presente che quando ci si trasferisce in un Paese estero si viene introdotti in un contesto del tutto nuovo che, tra l’altro, prevede regole inedite: non solo norme scritte, ma anche prassi della vita quotidiana.

Che cosa fare se si ha una famiglia

Non è detto che chi va a lavorare all’estero si trasferisca da solo: a volte può succedere che tutta la famiglia decida o sia costretta a spostarsi. In una situazione del genere, una specifica attenzione va dedicata ai bambini, che rischiano di dover fare i conti con un trauma nel caso in cui l’esperienza non venga gestita nel modo giusto. Già diverso tempo prima della data della partenza è indispensabile preparare i piccoli, spiegando loro quali conseguenze comporterà il cambiamento che sarà vissuto. Una volta messa a punto la sistemazione, quindi, ci si potrà concentrare sulla ricerca del lavoro, per esempio provando a verificare quali documenti occorrono per aprire un nuovo conto in banca e che cosa serve in vista di una potenziale assunzione.

Dove andare a lavorare all’estero

Se si ha intenzione di trasferirsi negli Stati Uniti in modo definitivo occorre essere in possesso della cosiddetta Green Card, conosciuta anche con il nome di Permanent Resident Card. Per ottenerla, occorre che qualcuno faccia da garante o che sia lo stesso datore di lavoro ad agire come sponsor. La Social Security Card non è indispensabile per lavorare, ma si può rivelare preziosa nel caso in cui ci si trovi nelle condizioni di dover richiedere un sussidio. Nel caso in cui non si sia interessati a varcare l’oceano ma si desideri trasferirsi in un altro Paese europeo, la Danimarca è una delle destinazioni che meritano di essere prese in considerazione con più attenzione. Si può soggiornare in territorio danese, se si è cittadini Ue, fino a sei mesi senza che occorra entrare in contatto con le autorità. Una volta ottenuto un posto di lavoro, però, bisogna richiedere il permesso di residenza, il numero CPR e la tessera sanitaria.

Una meta più vicina: la Svizzera

Per una meta ancora meno distante, una buona location è senza dubbio la Svizzera, dove sono previsti permessi di lavoro differenti a seconda dei casi. Per esempio il permesso L è quello che viene erogato a chi ha un contratto di lavoro a tempo determinato; scade in corrispondenza della scadenza del contratto. Il permesso C, invece, riguarda il domicilio a tempo indeterminato, ma per poterne usufruire è necessario vivere in Svizzera da almeno 5 anni consecutivi. Può essere utile sapere, infine, che in territorio elvetico lo stipendio medio è di più di 30mila dollari all’anno.

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