Genova. Semaforo verde per la fusione Amt-Atp che rivoluzionerà il trasporto pubblico in provincia di Genova. Dal 1° gennaio 2021 il servizio extraurbano sarà ufficialmente affidato in house ad Amt e a partire da quella data Atp verrà “svuotata” di mezzi e personale. Il via libera (tecnicamente non ancora definitivo) è arrivato con la pronuncia del Consiglio di Stato che ieri ha respinto l’istanza di tutela cautelare presentata da Autoguidovie, socio privato che detiene il 48% di Atp Esercizio, confermando la decisione del Tar che aveva già giudicato illegittimo il ricorso.
“All’atto pratico per l’utente non cambierà nulla da subito – spiega Marco Beltrami, presidente di Amt Genova che adesso assorbirà l’azienda che gestisce le corriere – ma se ne accorgerà progressivamente. Dal 1° gennaio avverrà un passaggio di mezzi e di persone da Atp ad Amt. Il cedolino dei dipendenti farà capo ad Amt. La partita Iva sui biglietti sarà quella di Amt. Sarà un processo lungo destinato a mettere in comune tutti i servizi generali”.
Grazie a questa pronuncia la Città Metropolitana potrà quindi far partire il nuovo affidamento ad Amt con l’inizio del nuovo anno, in attesa che i giudici di secondo grado decidano con sentenza definitiva. “Esprimo soddisfazione per questa decisione, che conferma come Città metropolitana si sia sempre mossa nel pieno rispetto delle norme – commenta Claudio Garbarino, consigliere delegato ai trasporti -. Spero che la definitiva sentenza del Consiglio di Stato possa confermare la decisione del Tar Liguria, ma contestualmente sono lieto che la nuova gestione del servizio possa finalmente partire”.
Uno dei punti più attesi della fusione è l’integrazione tariffaria. Ma su questo Beltrami frena: “Strategicamente avverrà, ma i tempi sono tutti da definire. La sentenza di oggi è importante perché eravamo fermi da diversi mesi, quindi molte procedure sono rimaste bloccate finora. E comunque siamo in piena emergenza Covid, quindi il tema è ancora più delicato”.
Nell’immediato dunque non cambieranno né le linee né le tariffe, ma poiché dal 2021 esisterà un’azienda unica – visto che Atp sarà una società fantasma – un processo di integrazione sarà inevitabile. Modi e tempi, però, sono ancora un’incognita. E lo stesso nome Atp prima o poi potrebbe sparire: “Dovremo studiare anche un branding per il servizio extraurbano”, conclude Beltrami.