Il commento

Pra’, in arrivo le gru da 90 metri, Linea Condivisa: “Non può esserci sviluppo senza opere di mitigazione”

"Ancora una volta la comunità di Pra', Palmaro e Pegli Lido avranno un incremento della propria servitù, senza però avere un auspicabile incremento delle opere di mitigazione"

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Genova. E’ di questi giorni la notizia per cui al PSA di Pra’ è arrivata l’autorizzazione per l’utilizzo delle gru da 90 metri lungo tutti i 1200 metri di banchina: per questo motivo stamattina Linea Condivisa, con il proprio Capogruppo Gianni Pastorino, ha portato in Consiglio regionale una interrogazione sul tema, per sapere nel dettaglio come stia procedendo l’avanzamento delle opere di mitigazione.

“Nessuno è contrario allo sviluppo portuale, fondamentale per Genova e la Liguria – affermano Gianni Pastorino, Capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale e Filippo Bruzzone, consigliere del Municipio VII Ponente– ma il paradigma per cui debba sempre venire prima il porto e poi la città deve finire. In un contesto in cui le opere di mitigazione non sono operative e sempre rinviate, appare una presa in giro festeggiare per un ulteriore aggravio delle condizioni di salute e ambiente di migliaia di cittadini genovesi”.

“In particolare – continuano i due esponenti di Linea Condivisa – riscontriamo, nella risposta della Giunta regionale, sempre gli stessi elementi: elettrificazione rinviata di altri sei mesi, la citazione della duna, senza però dire che Autorità di Sistema Portuale non ha una scala numerica certa che attesti che effettivamente la duna serva per contenere i rumori della banchina, e la continua assenza di monitoraggio. Fa piacere sentire la disponibilità della Giunta a dare il proprio contributo alla popolazione, ma purtroppo dobbiamo constatare come, al tavolo istituito dal Municipio VII Ponente, mai Regione Liguria si sia mai seduta”.

In conclusione per Linea Condivisa: “Ancora una volta la comunità di Pra’, Palmaro e Pegli Lido avranno un incremento della propria servitù, senza però avere un auspicabile incremento delle opere di mitigazione, e nemmeno quelle minime misure per rendere più conforme la convivenza tra città e porto. Da parte nostra non ci stancheremo mai di continuare a denunciare queste intollerabili mancanze: che anche l’Assessore regionale Giampedrone voglia fare come l’Assessore comunale Maresca e venire a dormire con le finestre aperte a Palmaro per accertarsi degli effettivi rumori?”.

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