Genova. Il nuovo forno crematorio non sarà allestito presso il cimitero della Biacca, a Bolzaneto, a pochi metri dall’abitato di San Biagio. La notizia arriva dall’incontro tra sindaco e presidenti di municipio avvenuto nella giornata di ieri, per fare il punto tra le tante progettualità aperte sui territori. Nell’occasione si è anche parlato di nuove ipotesi, che potrebbero rimettere in gioco Staglieno, nel cui cimitero sono attivi già quattro impianti.
La notizia è stata confermata dal presidente del Municipio V Valpolcevera Federico Romeo, che ovviamente si ritiene soddisfatto: “L’ipotesi della Biacca avrebbe creato seri problemi alle case limitrofe, che si sarebbero trovate veramente a poca distanza dalle ciminiere – ha sottolineato – siamo contenti che la mobilitazione del territorio e del lavoro politica fatto siano state ascoltate dalla giunta”.
Depennata la Biacca, torna però l’esigenza di approntare nuovi impianti, resisi necessari dall’impennata di richieste di cremazione registrata negli ultimi anni, passate dal 60% (sul totale dei defunti) del 2015 al 80% del 2019. Per questo motivo Tursi ha aperto nuovamente la pratica, tornando a valutare ipotesi alternative: tra queste a spiccare su tutte è il cimitero di Staglieno, che ad oggi ospita l’unico tempio crematorio della città, fornito di quattro impianti: all’interno del suo grande complesso, infatti, esistono aree più distanti dalle case che potrebbero ospitare i nuovi impianti con un impatto relativamente più contenuto.
Ma non solo: secondo alcune indiscrezioni durante la riunione sarebbero usciti anche le ipotesi del cimitero di Nervi e della Castagna a Sampierdarena, anche se entrambi potrebbero avere dei “però” legati alla logistica, nel caso del primo e del dissesto nel caso del secondo. Nelle prossime settimane il tema potrebbe essere affrontato nuovamente all’interno di una commissione dedicata.