Genova. Mentre si attendono le decisioni del Governo sulle nuove restrizioni in via delle festività natalizie e mentre si fa più forte l’ala rigorista che vorrebbe tutto il Paese in zona rossa dal 24 al 6 gennaio, il virologo Matteo Bassetti interviene sul tema con la consueta verve.
“Si parla di nuove chiusure come se i provvedimenti presi fino ad oggi non ci fossero stati? Siamo ancora nella seconda ondata, ma non dappertutto le cose vanno male. Qui in Liguria e nel mio ospedale le cose non vanno assolutamente male. Nessuno si deve mettere il pannolone per assistere i malati Covid perché non avrebbe tempo di andare in bagno, come ho sentito dire ieri sera da un esperto – scrive Bassetti sulla sua pagina FB – Siamo stanchi, ma è il mestiere che ci siamo scelti di fare e siamo contenti di farlo al meglio”.
“Questa visione catastrofista e nefasta non mi appartiene – prosegue il direttore di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova – Ci sono realtà in cui le cose non vanno così male come qualcuno vuole dipingerle. Anzi”.
Per Bassetti “dobbiamo poi finirla di voler ‘scimmiottare’ gli altri Paesi europei. Prima di prendere decisioni affrettate occorre vedere i nostri dati del contagio e dei ricoveri e prendere provvedimenti a misura di situazione locale. Non si può e non si deve tornare indietro rispetto al nostro modello organizzativo. Sarebbe come dire che tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi, con la divisione delle varie aree geografiche, è stato sbagliato”.
“E’ giusto raccomandare a tutti i cittadini di tenere comportamenti responsabili e aiutarli con regole chiare – aggiunge – Ci vuole un po’ di coerenza. Altrimenti meglio farci governare direttamente dai tedeschi. Ma non solo ora. Che governino anche la programmazione e il finanziamento della sanità e la gestione della scuola e dell’università. Insomma in tutti i settori”