Genova. Sarà il raggruppamento di imprese costituito dalla Conpat di Roma e dalla Research Consorzio Stabile di Napoli a realizzare il progetto esecutivo e i lavori per prolungare la metropolitana di Genova verso le due future stazioni di via Canepari a Certosa e piazza Martinez a San Fruttuoso. La delibera è stata pubblicata ufficialmente oggi dal Comune a quasi tre mesi dalla chiusura dei termini di gara.
Partendo da una base d’asta di 56,7 milioni l’assegnazione prevede di destinare 27,2 milioni alla tratta Brin-Canepari e 20,6 milioni alla tratta Brignole-Martinez, più gli oneri previdenziali: soldi che sono già nelle casse di Tursi, finanziati dal ministero dei Trasporti. Nella cifra non sono ancora compresi i lavori “opzionali” a San Fruttuoso (il collegamento pedonale al ponte di Terralba e il nuovo parcheggio di interscambio) che dovranno essere affidati all’aggiudicatario in un secondo momento. Escluse le altre due imprese che avevano presentato un’offerta, la De Sanctis Costruzioni e Guggia-Cogefa, che avevano proposto un minore ribasso d’asta.
Ora il cammino della metropolitana verso la Valbisagno e la Valpolcevera, in entrambi i casi circa 800 metri senza alcuna galleria, è tutt’altro che spianato. Soprattutto in zona San Fruttuoso restano molte le incognite da chiarire.
Non solo perché le officine ferroviarie di piazza Giusti verranno dismesse solo nel 2023, rendendo impossibile l’entrata in esercizio della linea prima di quella data, ma anche perché il cantiere andrà a sovrapporsi con quello del nodo ferroviario. Inoltre il Comune non ha ancora acquisito le aree da Rfi – ma potrebbe farlo anche a lavori già iniziati – e soprattutto non ha ancora sbloccato la “valorizzazione immobiliare” delle aree di Terralba che è una conditio sine qua non dell’accordo di programma sottoscritto nel maggio 2019.
Al momento l’assessore alla mobilità Matteo Campora non rilascia dichiarazioni. Ma è noto che la volontà della giunta Bucci era quella di aprire almeno uno dei due cantieri entro il 2020, ancora prima di iniziare la progettazione esecutiva. Obiettivo difficile da realizzaer. Trattandosi di un lotto unico, è molto probabile che l’impresa aggiudicataria decida di partire da Certosa, dove la situazione è meno complicata, in modo da rispettare le scadenze imposte dal ministero per non vedersi revocare i finanziamenti.
Dalla parte di San Fruttuoso si farebbe in modo di anticipare ogni opera possibile in modo da portarsi avanti sulla tabella di marcia. Questo vorrà dire modificare la previsione del progetto definitivo, consegnato da Rina Consulting e Metropolitane Milanesi, che indica il 2026 come data di entrata in funzione della nuova tratta considerando il 2023 come inizio dei lavori. Nel frattempo fonti di Tursi garantiscono che esiste già un accordo con Rfi per risolvere tutte le interferenze su entrambi i fronti, visto che anche nel tratto Brin-Canepari c’è l’incomodo della linea del Campasso che dovrà essere riattivata.
Nei prossimi giorni verrà convocata la conferenza dei servizi, poi dovranno essere redatti i progetti esecutivi. Nel frattempo il Comune ha già bandito la gara per il servizio di verifica della progettazione definitiva ed esecutiva per un importo di 1,3 milioni di euro, un passaggio tecnico necessario per integrare i prolungamenti con la rete esistente (in particolare i treni e il sistema di segnalamento, che sono stati progettati da Ansaldo-Hitachi).