Genova. Immaginate di poter volare a trenta metri d’altezza per poter ammirare da pochi centimetri di distanza gli intarsi dorati e gli affreschi della spettacolare cupola della chiesa della Annunziata, a Genova. Voi non potete farlo, ma un drone sì. Le immagini che sono state così raccolte andranno a comporre uno dei video realizzati nell’ambito del progetto Le Chiese dei Rolli.
Sei intere chiese e tredici “gemme nascoste” raccontate con altrettanti video ipertecnologici e ad alto tasso emozionale saranno fruibili comodamente seduti su un divano sui canali digitali del Comune di Genova dal 20 dicembre al 6 gennaio, con alcune preview già a partire da domani, 8 dicembre.
La presentazione dell’iniziativa questa mattina proprio all’interno della basilica della Santissima Annunziata del Vastato. “Ci siamo chiesti come fare un regalo di Natale ai genovesi – ha detto l’assessore alle Politiche culturali del Comune di Genova Barbara Grosso – e abbiamo realizzato che in questo momento, in cui come non mai abbiamo bisogno di spiritualità, potevamo partire dalla valorizzazione di alcuni patrimoni della città che valgono la pena di essere riscoperti”.
In queste settimane sono quindi stati realizzati video e fotografie ad altissima definizione, utilizzando anche i droni, i gigapixel e immagini a 360 gradi. “Abbiamo tesori quotidianamente a portata di mano, per entrare in una chiesa non c’è bisogno di un biglietto o di una prenotazione – afferma Giacomo Montanari, direttore scientifico dei Rolli Days – e forse proprio per questo li abbiamo persi di vista, ad esempio nella chiesa del Gesù sono presenti nella loro collocazione originaria due delle cinque tele che Rubens realizzò proprio lì eppure spesso non ci facciamo caso”.
Padre Mauro De Gioia, direttore dell’ufficio Beni culturali della Diocesi Genova è felice che “questa iniziativa permetta di scoprire e riscoprire le bellezze delle chiese genovesi in relazione alle famiglie che contribuirono non solo a formare il sistema dei Rolli ma anche la rete di edifici religiosi in città”. Oltre a video e immagini “navigabili”, nell’ambito del format digitale – così come è avvenuto per le due edizioni Rolli Days nel periodo Covid – anche letture teatrali e cori musicali, per l’occasione, legati al Natale.
“Questo progetto – conclude Montanari – è un collante che vuol far capire che non parliamo di cose diverse quando parliamo di chiese, palazzi dei Rolli e musei ma di un sistema culturale che abbraccia tutta la città, e lo fa anche grazie alla voce dei giovani, e dei sistemi digitali che non sostituiscono l’esperienza in presenza, ma la completano, la rendono fruibile a tutti e diventano archivio prezioso, perché non si ama ciò che non si conosce”.