Roma. Un dietrofront che sembrava ormai poco probabile e che invece, forse per via delle numerosissime pressioni da più fronti, è arrivato. Il governo è pronto a consentire lo spostamento tra Comuni nel giorno di Natale, il 26 dicembre e il 1 gennaio.
La decisione potrebbe essere messa in atto con una modifica al cosiddetto “decreto Natale”, con un nuovo provvedimento ad hoc o addirittura con un aggiornamento delle faq del governo, con un’interpretazione estensiva delle situazioni di necessità che giustificano lo spostamento tra Comuni.
Il governo Conte, nonostante la linea dura sul tema annunciata sino a poche ore fa dal ministro della Salute Speranza, ha quindi scelto di venire incontro alle richieste di numerosi sindaci, dell’Unione delle Province, dei presidenti di Regione e di alcuni parlamentari.
“Lo spero, lo chiedo da giorni e giorni. Sarebbe una grande vittoria del buonsenso, quel buonsenso che le Regioni, in particolare la nostra, hanno più volte chiesto al governo”. Così Giovanni Toti, presidente della Liguria e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, sulla possibile retromarcia dell’esecutivo rispetto ai limiti agli spostamenti tra comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno. “Se ci fosse stata questa folgorazione nel giorno dell’Immacolata – aggiunge Toti – credo sarebbe stato un bel gesto per le feste di Natale”.