Genova. Il progetto del nuovo Hennebique non prevede l’allestimento di grandi strutture di vendita, hanno assicurato i vertici istituzionali di Regione e Comune, ed è vero. Ma per il centro commerciale basterà fare pochi metri, fino a Ponte Parodi, per il quale sta per essere presentato il nuovo progetto, dopo il naufragio del disegno del 2002.
Ma non solo: a corredo della grande struttura che potrebbe sorgere al centro dell’area portuale genovese ci sarà anche un parcheggio da 15 mila metri quadrati. A confermarlo il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Paolo Emilio Signorini in un’intervista rilasciata alla stampa, dove fa riferimento ad un’anticipazione dell’aggiornamento del progetto di Altarea, la società francese che nel quasi vent’anni fa si è aggiudicata la gara sul rifacimento di quella che doveva diventare una “piazza sul mare”.
(Foto d’archivio del precedente progetto)
Un progetto, quello di Altarea, assai travagliato: dal valore di 150 milioni di euro, approvato nel 2002 sul disegno di Berkel& Bos, gli architetti dell’Erasmus Bridge a Rotterdam e del Mercedes Benz Museum a Stoccarda, prevedeva la costruzione di una struttura multifunzione, con approdo per navi da crociera, palestre, spazi commerciali e divertimento, con una grande piazza sul mare ricavata dai giardini pensili disegnati sulle coperture “collinari”, in continuazione con la riqualificazione del Porto Antico, sulla scia degli interventi per il 2001 e in prospettiva verso il 2004, quando Genova sarebbe diventata Capitale europea della Cultura.
Un progetto rimasto in sospeso a causa dei lavori propedeutici alla banchina che non sono mai stati ultimati, anche a causa di vari contenziosi tra le società di approdo ivi presenti arrivando ad accumulare un ritardo decennale. Nel 2017 Altarea ha chiesto il risarcimento ad Autorità Portuale, ancora pendente, mentre nel 2018 la nuova scadenza di fine lavori propedeutici è stata fissata, invano, al 2020. E oggi, con la svolta dell’Hennebique, arrivata grazie anche alla separazione dei due progetti del 2019, dovrebbe arrivare un nuovo disegno, aggiornato, e che dovrà incastrarsi con le nuove esigenze della città, tra cui, forse, anche la funicolare per Forte Begato. E in più il parcheggio.
Sono passati vent’anni da quando Genova e la sua classe dirigente hanno deciso di riconvertire la zona di Ponte Parodi e dell’ex silos granaio. Negli stessi anni, a Londra, l’ex centrale elettrica del Bankside diventava il Tate Modern, che è oggi uno dei musei più visitati al mondo, con oltre 5 milioni di visitatori all’anno, che ha trascinato tutta quella zona della città ad essere tra le più gettonate per i turisti e le aziende in cerca di una sede prestigiosa. Un vecchio rudere del glorioso passato industriale della città che tra un Dalì e un Picasso è tornato a far crescere vita, economia e cultura. Nel frattempo noi aspettiamo da vent’anni ancora il nostro nuovo centro commerciale, con il suo parcheggio.