Genova. Con sentenza pubblicata il 30 dicembre 2020 la seconda sezione civile della Corte di appello di Genova ha completamente ribaltato la pronuncia resa in primo grado che condannava Giovanni Calesini al risarcimento del danno in favore di Vittorio Agnoletto. Lo rende noto lo studio legale Minotti di Rapallo.
La causa per diffamazione era stata intentata dall’Agnoletto, portavoce del Genova Social Forum durante il G8 genovese del 2001, contro Giovanni Calesini, allora vicequestore vicario di Genova per alcune frasi tratte da un’intervista da quest’ultimo rilasciata nel decennale degli avvenimenti.
Il funzionario aveva, infatti, sostenuto che l’annuncio fatto dal Genoa Social Forum di non dotarsi di un servizio d’ordine – fatto realmente accaduto – poteva essere intesa, da infiltrati violenti, come un segnale di accoglienza.
La Corte di appello, smentendo il giudice del primo grado, ha riconosciuto la sussistenza del diritto di critica, tutelato dalla Costituzione, dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, dalla Carta di Nizza e dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e del cittadino.
Totalmente riformata la sentenza di primo grado, l’Agnoletto è stato condannato al pagamento delle spese dei due gradi di giudizio