Genova. Puntualità e produzione, pulizia e confort, funzionalità e garanzia del servizio: questi sono alcuni degli indicatori che sono stati valutati dagli uffici di Regione Liguria per quanto riguarda il trasporto ferroviario nel 2019, per arrivare al calcolo di sanzioni per quasi 4 milioni di euro, al di sopra del tetto previsto dal contratto di servizio.
Il calcolo è stato messo nero su bianco da una delibera della giunta regionale che ha approvato la relazione presentata dall’assessore Berrino: è stato tenuto conto anche delle conseguenze del crollo del Ponte Morandi, del consolidamento dei dati sulla puntualità e “sulle soppressioni da parte del Gestore Infrastruttura RFI e della presentazione da parte di Trenitalia S.p.A. di ulteriore documentazione a supporto delle richieste di derubricazione di alcune penali”.
La cifra sarà però ridotta ai circa 2,5 milioni previsti come tetto massimo per le sanzioni, aprendo la strada alla compensazione attraverso la sospensione dei rincari tariffari, almeno fino al prossimo maggio, cosa che tiene anche conto della particolare congiuntura economica degli utenti, considerate le conseguenze che la pandemia in atto sta portando per le tasche di tanti, tantissimi liguri.
Dopo l’analisi del Conto Economico Regionale (che secondo quanto scritto nella delibera Trenitalia avrebbe consegnato in forte ritardo solo a metà dello scorso novembre) questi sono i provvedimenti che sono stati messi sul tavolo da Regione Liguria, in attesa di un confronto tra le parti che dovrebbe tenersi entro il prossimo 15 febbraio.