Le faq

Decreto Natale, sì al rientro dalla seconda casa fuori regione per lavoro ma non si può tornarci

Sì anche al ricongiungimento di fidanzati e coniugi che vivono in città diverse, dubbi su chi vive in regioni diverse

polizia stradale casello savona

Genova. Chi si è trasferito entro la giornata di ieri nella seconda casa fuori regione può rientrare al lavoro anche nel periodo compreso tra oggi e il 6 gennaio ma non potrà più tornare nelle seconda casa se non dopo il giorno della Befana.

Lo specifica una delle Faq pubblicate sul sito del governo, aggiornate al decreto del 18 dicembre, meglio noto come ‘Decreto Natale.)

Sarà anche possibile per due coniugi che per ragioni di lavoro o necessità vivono in due città diverse ricongiungersi per il periodo delle feste o per una parte di esso sempre che il luogo scelto per il ricongiungimento coincida con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione (quest’ultimo concetto fa riferimento al luogo in cui si abita con una certa continuità o stabilità anche se per periodi limitati).
Non è altrettanto chiaro, perché non è specificato nella faq se questo è valido anche per coniugi e fidanzato che vivono in regioni diverse: sembrerebbe di no, ma è auspicabile che arrivino nelle prossime ore ulteriori chiarimenti.

Più informazioni
leggi anche
Coronavirus: scene di vita quotidiana a Genova, mascherine e trasporto pubblico
Lockdown
Da oggi scatta la zona rossa: chiusi locali e negozi, si esce solo con l’autocertificazione
Generica
Beccato
Centro storico, negozio aperto a Natale nonostante i divieti: multato il dipendente
Coronavirus: scene di vita quotidiana a Genova, mascherine e trasporto pubblico
Poche
Natale, a Genova lockdown rispettato: sanzioni per meno dell’1% delle persone controllate
Via XX settembre diventa pedonale
Vademecum
Decreto Natale, scatta la tre giorni di “arancione”: dallo sport ai negozi tutto ciò che serve sapere

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.